I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Olive Kitteridge”
“Sponsorizzatissimo dal mio gruppo di lettura, alla fine ho dovuto leggerlo anch’io. Ma temevo che il romanzo non fosse il mio genere. Infatti: oggettivamente valevole, soggettivamente non coinvolgente.
Elizabeth Strout sembra sempre raccontare personaggi e sentimenti che in qualche modo conosco già. Invece di suscitarmi empatia, mi provoca insofferenza, e un po’ di noia, quindi non mi coinvolge a fondo.”
@BooksPrincess su twitter (20 agosto 2019)
Olive Kitteridge
Autrice: Elizabeth Strout
Titolo originale: Olive Kitteridge
Traduttrice: Silvia Castoldi
Editore: Fazi Editore
Genere: Moderna e contemporanea
Collana: Le Strade
Anno edizione: 2019
Pagine: 383
Cosa scrive l’editore
In un angolo del continente nordamericano c’è Crosby, nel Maine: un luogo senza importanza che tuttavia, grazie alla sottile lama dello sguardo della Strout, diviene lo specchio di un mondo più ampio. Perché in questo piccolo villaggio affacciato sull’Oceano Atlantico c’è una donna che regge i fili delle storie, e delle vite, di tutti i suoi concittadini.
È lì che vive Kitteridge, un’insegnante in pensione che, con implacabile intelligenza critica, osserva i segni del tempo moltiplicarsi intorno a lei, tanto che poco o nulla le sfugge dell’animo di chi le sta accanto: un vecchio studente che ha smarrito il desiderio di vivere; Christopher, il figlio, tirannizzato dalla sua sensibilità spietata; un marito, Henry, che nella sua stessa fedeltà al matrimonio scopre una benedizione, e una croce. E ancora, le due sorelle Julie e Winnie: la prima, abbandonata sull’altare ma non rassegnata a una vita di rinuncia, sul punto di fuggire ricorderà le parole illuminanti della sua ex insegnante: “Non abbiate paura della vostra fame. Se ne avrete paura, sarete soltanto degli sciocchi qualsiasi”.
Con dolore, e con disarmante onestà, in Olive Kitteridge si accampano i vari accenti e declinazioni della condizione umana – e i conflitti necessari per fronteggiarli entrambi. E il fragile, sottile miracolo di un’altissima pagina di storia della letteratura, regalataci da una delle protagoniste della narrativa americana contemporanea, vincitrice, grazie a questo “romanzo in racconti”, del Premio Pulitzer 2009.
Libro vincitore del Premio Pulitzer 2009, Premio Bancarella 2010 e Premio Mondello 2012.