I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Come disintossicarti dal tuo cellulare”

“Questo è un libro che dovrebbe diventare di testo già alle scuole elementari. È stata una bella sfida leggerlo e cercare di mettere in pratica qualche spunto. Io per prima non mi rendevo conto di essere controllata − sì, avete capito bene, controllata − e comandata da un piccolo dispositivo così bello e accattivante come uno smartphone.
Purtroppo non ammettiamo una dipendenza neanche davanti all’evidenza ai fatti. Non capiamo quanto siamo maleducati, io per prima, quando facciamo phubbing, ovvero quando snobbiamo gli amici per guardare il telefono. Non capiamo neppure quanto i nostri problemi di insonnia, scarsa attenzione, nervosismo e stress derivino dall’uso smodato di dispositivi anto affascinanti…
Questi sono solo alcuni dei maledetti motivi per cui ogni volta che prendiamo in mano il cellulare dovremmo prima chiederci se è proprio il caso di perdere tutto il nostro tempo curvi su uno schermo quando intorno a noi c’è vita, in mille forme; ci sono persone, che vanno salutate dal vivo e fermate per scambiare quattro chiacchere invece di fare un post di saluti su facebook, proprio come ho fatto io questa mattina con un vicino di casa con cui dialogavo solo dietro uno schermo da anni.
Detto questo, non sono guarita del tutto − e parlo in prima persona perché è la verità− ma sono determinata a riprendere in mano il mio cervello prima che sia troppo tardi. Lettura consigliatissima.”
@antonella_62_ su instagram (22 gennaio 2020)
Come disintossicarti dal tuo cellulare. Programma detox in 4 settimane
Autrice: Catherine Price
Titolo originale: How To Break Up With Your Phone
Traduttrice: Teresa Albanese
Editore: Mondadori
Genere: Benessere
Collana: Vivere Meglio
Anno edizione: 2018
Pagine: 205
Cosa scrive l’editore
Vi siete mai chiesti perché le schermate a scorrimento di app e social network ricordino così tanto le slot machine? La verità è che gli smartphone sono progettati per massimizzare la quantità di tempo che passiamo con loro, stimolando la produzione di dopamina, sostanza legata al piacere, e innescando comportamenti di dipendenza. Basandosi sui più recenti studi scientifici, Catherine Price dimostra come gli smartphone mettano in atto un vero e proprio “hackeraggio” del nostro cervello.
Questi accessori dall’aria innocua sono in realtà cavalli di Troia digitali imbottiti di trucchi manipolativi, pensati per spingerci ad abbassare la guardia così da potersi impossessare della nostra attenzione. E la nostra attenzione, per le società che gestiscono le piattaforme digitali, ha un valore economico enorme.
Le conseguenze di quella che a tutti gli effetti è una dipendenza collettiva sono molteplici: gli smartphone uccidono la nostra capacità di attenzione, danneggiano la memoria a breve e a lungo termine e, di conseguenza, la nostra capacità di pensieri profondi. Ci rendono ansiosi, depressi e peggiorano la qualità del sonno, oltre a rovinare i nostri rapporti interpersonali.
La buona notizia è che nulla, in questo processo, è irreversibile: bastano 4 settimane per interrompere la dipendenza, riappropriarci della nostra attenzione e riprendere possesso dell’esperienza di vivere.