I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Marie la strabica”

“Il mio primo Simenon. Un gioco di specchi e contrappesi tra due donne legate da un rapporto complesso e carico di sottintesi. Forse non arrivo a definire questo libro splendido, ma l’ho trovato raffinato. Una lettura sicuramente affascinante. Ne sono rimasta soddisfatta.”
@Dreamhunter72 su twitter (12 ottobre 2019)
“Francia. Due ragazze di provincia, la voluttuosa e conturbante Sylvie e la bruttina e acida Marie, lasciano il natìo villaggio per cercare fortuna. Un rapporto morboso, inquietante, una reciproca attrazione sensuale le porterà a scontrarsi, allontanarsi, negarsi e poi ritrovarsi, architettando un diabolico piano per garantirsi gli agi negati dai comuni umili natali. Bello lo scambio dei ruoli, laddove non è più chiaro chi sia il soggetto dominante dell’inconsueta coppia. Ipnotico.”
@Sabri_book su twitter (14 settembre 2019)
Marie la strabica
Autore: Georges Simenon
Titolo originale: Marie qui louche
Traduttrice: Laura Frasin Guarino
Editore: Adelphi
Genere: Moderna e contemporanea
Collana: Biblioteca Adelphi
Anno edizione: 2019
Pagine: 192
Cosa scrive l’editore
Sylvie ha diciassette anni ed è bella, procace, impudica; ha un seno magnifico, che eccita gli uomini, e prova piacere “a guardarselo, ad afferrarlo a piene mani”.
Marie, che ha un anno più di lei, è brutta e strabica, timida e spaurita; a scuola le compagne “le giravano alla larga, dicevano che aveva il malocchio”. Da piccole, Sylvie le prometteva: “Quando sarò ricca ti prenderò come cameriera, e ogni mattina mi pettinerai”.
Eppure, di quello che passa per la testa di Sylvie, che adora e disprezza al tempo stesso, Marie intuisce tutto. Sa perché si spoglia davanti alla finestra aperta con la luce accesa, e sa anche che è lei a provocare il suicidio di Louis, il ragazzo ritardato ed epilettico che si aggira di sera nel giardino della pensioncina dove entrambe lavorano.
Priva di scrupoli, ferocemente determinata a fuggire quella povertà che le fa orrore, Sylvie lascia la provincia e parte alla conquista di Parigi.
Marie, che appartiene alla razza delle creature “segnate dalla malasorte”, la segue nella capitale, ma si rassegna all’esistenza mediocre a cui è destinata.
Quando, molti anni dopo, le due donne si rincontreranno, sarà Sylvie ad aver bisogno dell’aiuto di Marie, e questa sembrerà assecondarla con la succube arrendevolezza di sempre. Ma forse, questa volta, con il segreto proposito di rovesciare i ruoli: chi sarà, allora, la serva, e chi la padrona?
Marie qui louche è un romanzo pubblicato in Francia nel 1952, tradotto in Italia nel 1963 da Mondadori, divenuto introvabile e ora finalmente riproposto da Adelphi.