I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Il barone rampante”
“Il barone rampante per me è stato una piacevole lettura, divertente, particolare e fonte di riflessioni sulla natura umana, sull’individuo e la società, ma non è riuscito ad attrarmi con forza come avrei desiderato.
Siamo alla fine del Settecento, in terra ligure, e qui facciamo la conoscenza della nobile famiglia d’Ombrosa. La narrazione è lasciata al figlio minore, Biagio. Cosimo Piovasco di Rondò – il protagonista, suo fratello – ha dodici anni e, a seguito di un litigio con i suoi genitori, per il rifiuto di mangiare lumache, scappa sugli alberi e da lì non scende mai più.
Favola allegorica, sfondo storico (la Rivoluzione francese, la Restaurazione…), ma anche romanzo di formazione.
Cosimo cresce e vive numerose avventure, scopre l’amore soprattutto per Viola, si ingegna per sopravvivere, studia e conosce individui diversi, aiuta il prossimo e rimane sempre fedele a se stesso.
Nel suo personaggio ho visto il riflesso di tutti coloro che vogliono aprirsi alle novità, conoscere, comprendere e non restare ancorati a certi retaggi della società.
Vivere in alto, poi, permette a Cosimo di osservare le cose da una diversa prospettiva, in modo distaccato. E questo forse è il modo migliore per riuscire a capire maggiormente il mondo, tutte le sfumature della realtà in cui viviamo.
Un po’ mi ha riportato alla mente la piccola me che si arrampicava sugli alberi come una scimmietta, e godeva di quella parvenza di libertà e bellezza.”
@marta.sognatrice su instagram (3 aprile 2021)
“Cosimo aveva capito tutto. La mente corre a lui, ora che il sole prova a mordermi, nonostante la protezione 30 e il riparo offerto dagli alberi. Mentre cammino lungo il sentiero, la mia ombra che si confonde con quella delle foglie in un nascondino grigio bidimensionale: Cosimo!
Lui, nobile per nascita, ma che non avrebbe mai potuto salire al trono né essere chiamato Altezza, forte dell’alterigia e della caparbia risolutezza che gli venivano parte dal sangue e parte dal carattere, scelse altre altezze: quelle degli alberi. Si arrampicò, semplicemente.
Si arrampicò per non scendere mai più. Per non toccare mai più terra. Eppure la sua vita fu piena, ricca di viaggi, battaglie, avventure. Incontrò briganti, nobili spagnoli… Si battè persino coi pirati, passando da un albero rivierasco all’albero maestro della nave!
Conobbe anche l’amore, Cosimo. Portò le sue amanti ad altezze mai sperimentate, non solo per il piacere provato, ma anche per la distanza da terra. E, forse, non sarebbe neppure stato amante tanto straordinario se si fosse mosso in ordinarie camere da letto. Ma su un rovere…
Senza mai rimettere piede a terra, fedele alla parola data e alla sua scommessa con la vita, Cosimo visse tra gli alberi, con gli alberi e per gli alberi. Lui era il barone rampante e aveva capito tutto. Peccato che di quel suo mondo, oggi, restino solo stracci sfilacciati.
Cosimo Piovasco di Rondò è il protagonista del Barone rampante, considerato il più ‘ecologista’ tra i romanzi della Trilogia degli antenati di Italo Calvino.”
@justLucreziaM su twitter (4 agosto 2019)
Il barone rampante
Autore: Italo Calvino
Editore: Mondadori
Genere: Moderna e contemporanea
Collana: Oscar Moderni
Anno edizione: 2016
Pagine: XLIX-253
Cosa scrive l’editore
Il narratore ripercorre la lunga vicenda del fratello, Cosimo di Rondò, vissuto nella seconda metà del XVIII secolo a Ombrosa, in Liguria.
Cosimo, per sfuggire a una punizione inflittagli dai suoi educatori, decide di salire su un albero per non ridiscendere mai più.
Cosimo si costruisce un mondo aereo dove diversi personaggi della cultura e della politica (Napoleone compreso) lo vanno a trovare, testimoniandogli la loro ammirazione. Vive anche una tormentata storia d’amore con la volubile Viola.
Cosimo muore vecchio, senza mai discendere in terra: ammalato, in punto di morte, si aggrappa alla fune di una mongolfiera e scompare mentre attraversa, così appeso, il mare.
Postfazione di Cesare Cases.
Il barone rampante è il secondo volume della Trilogia degli antenati, che include Il visconte dimezzato (primo libro) e Il cavaliere inesistente (secondo).
Citazioni tratte dal libro
Non ci può essere amore se non si è se stessi con tutte le proprie forze.
@marta.sognatrice su instagram (3 aprile 2021)
[…] uno dei miei libri preferiti è sicuramente ll barone rampante. Calvino, con la storia immaginifica del giovane barone Cosimo Rondò, conquistò il mio cuore […]