I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “La promessa”

“Il romanzo, al di là delle intrinseche premesse filosofiche, è un ottimo giallo. Dürrenmatt racconta in modo serrato una storia cruda e vera. Costruisce un poliziesco che incanta il lettore e lo invita a scoprire il colpo di scena finale.”
@GiovannaChiaese su twitter (26 gennaio 2020)
La promessa. Requiem per il romanzo poliziesco
Autore: Friedrich Dürrenmatt
Titolo originale: Das Versprechen. Requiem auf den Kriminalroman
Traduttrice: Donata Berra
Editore: Adelphi
Genere: Gialli & Noir
Collana: Fabula
Anno edizione: 2019
Pagine: 162
Cosa scrive l’editore
È il più brillante dei commissari di Zurigo, Matthäi, anche se certo non il più benvoluto. È geniale, sì, ma solitario, impassibile – e maneggia l’apparato di polizia come fosse un giocattolo. Ma, a differenza di quel che accade nei romanzi polizieschi, la ragione può far luce solo su una piccola parte del mondo, e nell’incerto chiarore che regna ai suoi confini si insedia tutto ciò che è paradossale, casuale.
Con questa zona oscura, che non si può dominare, anche Matthäi dovrà fare i conti. Accadrà a Mägendorf, mentre il föhn fa piombare sul villaggio, a grandi folate, un caldo innaturale, che eccita e incattivisce. Il corpo di una bambina, Gritli Moser, assassinata a colpi di rasoio, viene trovato da un ambulante, von Gunten. Tutti i sospetti ricadono su di lui, che dopo un interrogatorio di venti ore confessa, e si impicca nella sua cella.
Per tutti il caso è chiuso, ma non per Matthäi. Gritli ha confidato a un’amica di avere incontrato un gigante alto come una montagna, “pieno di piccoli porcospini”, e lo ha disegnato. Una favola? Non per Matthäi: altri bambini sono in pericolo e il gigante dei porcospini sta per colpire ancora, ne è convinto.
Per inseguire quel fantasma rinuncerà a tutto: alla sua immagine di investigatore glaciale, alla sua implacabile logica, al suo posto di commissario. E non esiterà a trasformarsi in benzinaio, a usare come esca una bambina, a sprofondare via via in un grandioso delirio – ad attendere, inesorabile, che il Caso, cui non aveva mai creduto, gli consegni l’assassino.