I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Dodici rose a Settembre”

“Che dire, se non che la penna di de Giovanni è una certezza? Per quanto abbia amato I bastardi di Pizzofalcone, la nuova serie con Gelsomina Settembre si presenta davvero interessante e coinvolgente. La definirei appetitosa, paragonandola a un piatto di spaghetti al pomodoro. Un divorzio alle spalle, un lavoro come assistente sociale malpagato, tre amiche ricche, una madre decisamente poco chioccia, il dottor Gammardella, il portiere Rudy e dodici rose. Una al giorno, quanto basta per illudere.
Dodici rose a settembre è un romanzo che parla di vendetta (non entrerò nel dettaglio perché vi svelerei tutto), un rancore che affonda le radici negli anni dell’università, ormai lontani per tutti. Uno spettacolo e una vita in bilico per qualcuno. Ambientato negli odierni quartieri spagnoli, de Giovanni intreccia la disperazione al dolore in una Napoli che sanguina di vita.
Un bel libro, si legge facilmente e ti tiene incollato perché vuoi sapere, vuoi indagare, vuoi mettere insieme le rose e capire che cosa ha portato il killer a fare determinate scelte. Insomma, per chi ama i gialli, rigorosamente non svedesi − che trovo troppo cupi e macabri, a differenza di quelli italiani solitamente intrisi di vita vera, con personaggi che hanno passioni volti, colori − è un assolutamente da leggere.”
@a_giulia_piace_leggere su instagram (9 agosto 2020)
“Esordio per Sellerio, ed era ora. L’emozione forse rovina un bel romanzo, a volte troppo caricaturale e forzato in certi passaggi ripetuti. Ma la bravura di Maurizio rimane e cattura, come sempre. Le aspettative per lui sono sempre, ormai, molto alte. Forse per questo gli si rimproverano cose che nel caso di altri autori nemmeno vengono notate.”
@ziopasquy su twitter (23 settembre 2019)
“Già conoscevo Mina Settembre da due racconti brevi, ma ora che ho terminato Dodici rose a Settembre me ne sono innamorato. Divertente, ironico e intrigante, l’ultimo libro di Maurizio de Giovanni è un piacere per il lettore.”
@VincenzoMilani su twitter (11 settembre 2019)
“Nuova serie gialla che vede protagonista Mina Settembre, assistente sociale ai Quartieri Spagnoli. Frizzante e ironico, sempre ben scritto.
Mina mi pare un po’ poco realistica, esageratamente idealista.
Il serial killer che invia le rose è un mero espediente per introdurre una nuova storia. Più a fuoco, invece, la galleria dei personaggi minori, esilaranti senza cadere nello stereotipo.
Consiglio di leggere questo libro e attendo il seguito che forse servirà a calibrare meglio la protagonista.”
@Sabri_book su twitter (9 settembre 2019)
Dodici rose a Settembre
Autore: Maurizio de Giovanni
Editore: Sellerio Editore
Genere: Gialli & Noir
Collana: La Memoria
Anno edizione: 2019
Pagine: 288
Cosa scrive l’editore
Gelsomina – detta Mina – Settembre è una borghese napoletana in “trasferta” nei Quartieri Spagnoli; in possesso di una non comune sensibilità sociale, determinata a proteggere i deboli dalle prevaricazioni, anche a dispetto delle regole, Mina è guardata con sospetto dove lavora, perché è pur sempre una “signora”.
Le sue contraddizioni sembrano riflettersi sul suo corpo; 42 anni ben portati, aggraziata, ma con un fisico prosperoso che non accetta e che cerca di nascondere con maglioni sformati che le attirano pesanti reprimende dall’acida madre, con cui è tornata ad abitare suo malgrado dopo la separazione, e non la preservano dalle volgari attenzioni di Rudy, portinaio anziano ma tutt’altro che rassegnato all’età.
Anche la sua vita sentimentale è una contraddizione vivente, sospesa com’è tra Claudio, ex marito magistrato, protettivo e un po’ grigio, ancora innamorato di lei, e Domenico, ginecologo imbranato e inconsapevole che lavora nel suo stesso consultorio.
In uno strano mese di settembre, in una Napoli luminosa e disperata, Mina è alle prese con una penosa situazione di degrado sociale, innocenti da sottrarre alla prevaricazione di un delinquente protetto dalla solita falla legislativa; e una tempesta sentimentale da fronteggiare, con il bel Domenico che non si decide a corteggiarla e la madre, determinata a renderle la vita un vero inferno.
Nel frattempo, l’ex marito magistrato porta avanti con assoluta riservatezza un’indagine sull’Assassino delle Rose, un pazzo che ammazza gente senza un criterio dopo avergli fatto trovare in casa o sul posto di lavoro una rosa. Quello che Claudio non sa è che anche Mina riceve ogni giorno una rosa. Rossa, come il sangue.
Dodici rose a Settembre è il terzo capitolo della serie di Mina Settembre, inaugurata da “Un giorno di Settembre a Natale” (racconto contenuto nell’antologia Regalo di Natale, Sellerio) e “Un telegramma da Settembre” (racconto contenuto nell’antologia La scuola in giallo, Sellerio) e proseguita con Troppo freddo per Settembre (Einaudi).