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Libri per chi ama davvero leggere

“LA FERROVIA SOTTERRANEA” DI COLSON WHITEHEAD

I commenti del Let’s Book Club

Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “La ferrovia sotterranea”

La copertina del libro "La ferrovia sotterranea" di Colson Whitehead (Edizioni Sur)

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“Storicamente La ferrovia sotterranea era una rete clandestina di itinerari segreti e luoghi sicuri sfruttati nell’Ottocento – prima della Guerra di secessione – dagli schiavi afroamericani per fuggire dagli Stati schiavisti del Sud degli Stati Uniti verso il Nord, arrivando infine in Canada.
⁣⁣Partendo da tale spunto, Colson Whitehead decide di trasformare questa rete in una vera e propria ferrovia sotterranea, attraverso la quale la giovane protagonista, Cora, riesce a scappare dalla piantagione di cotone in cui era nata e cresciuta, seguendo una flebile speranza di libertà.⁣ Nella sua fuga, Cora percorre vari Stati Americani […]. Insieme a lei comprendiamo quanto il razzismo sia presente e diffuso ovunque, anche se in forme diverse.⁣⁣
⁣⁣Ho trovato questa lettura scorrevole e coinvolgente: è facile provare sgomento e indignazione, ansia e inquietudine. Ci sono immagini molto forti, crude e violente, ma anche molti messaggi importanti che mettono in luce il modo in cui i neri erano trattati. Un’eco che risuona anche, purtroppo, nel presente.⁣⁣ […]⁣⁣”
@marta.sognatrice su instagram (31 gennaio 2021)

“Se un romanzo vince il Pulitzer c’è un motivo e nella fattispecie della Ferrovia sotterranea si chiama chiarezza espositiva e trama avvincente sulla corsa di una schiava verso un sogno di libertà.”
@vitolillo5 su twitter (31 dicembre 2019)

“Seguiamo la vita di Cora, una ragazza di colore, figlia di schiavi e schiava in una piantagione del profondo Sud degli States del XIX secolo. Le descrizioni della mentalità razzista del periodo e il modo in cui venivano trattati e disumanizzati i neri lasciano tristezza e amaro in bocca. La speranza, però, non muore mai. Se volete farvi un’idea di quanto fosse arretrato il modo di pensare dell’epoca e volete avere anche chiarimenti su come gli Stati Uniti siano diventati quel che sono, questo libro offre molti spunti su cui meditare, per non tornare indietro e per capire il presente. Un libro che consiglio caldamente.”
@Olivolo13 su twitter (7 settembre 2019)

La ferrovia sotterranea

Autore: Colson Whitehead
Titolo originale: The Underground Railroad
Traduttrice: Martina Testa
Editore: Edizioni Sur
Genere: Romanzo storico
Collana: Big Sur
Anno edizione: 2017
Pagine: 376

Cosa scrive l’editore

“La ferrovia sotterranea” è il nome con cui si indica, nella storia degli Stati Uniti, la rete clandestina di militanti antischiavisti che nell’Ottocento aiutava i neri a fuggire dal Sud agli stati liberi del Nord.

Nel suo romanzo storico dalle sfumature fantastiche, Colson Whitehead la trasforma in una vera e propria linea ferroviaria operante in segreto, nel sottosuolo, grazie a macchinisti e capistazione abolizionisti.

È a bordo di questi treni che Cora, una giovane schiava nera fuggita dagli orrori di una piantagione della Georgia, si imbarca in un arduo viaggio verso la libertà, facendo tappa in vari stati del Sud dove la persecuzione dei neri prende forme diverse e altrettanto raccapriccianti.

Aiutata da improbabili alleati e inseguita da uno spietato cacciatore di taglie, riuscirà a guadagnarsi la salvezza?

La ferrovia sotterranea è una testimonianza scioccante – e politicamente consapevole – dell’eterna brutalità del razzismo, ma si legge al tempo stesso come un’appassionante storia d’avventura che ha al centro una moderna e tenacissima eroina femminile.

Unico romanzo degli ultimi vent’anni a vincere sia il National Book Award che il Premio Pulitzer, tradotto in 40 Paesi, è un libro che sembra già destinato a diventare un classico.

Libro vincitore del Premio Pulitzer, del National Book Award 2017, del Premio Arthur C. Clarke e della Andrew Carnegie Medal for Excellence.
Libro candidato al Man Booker Prize 2017.

Citazioni tratte dal libro

Non possiamo salvare tutti. Ma questo non significa che non possiamo provarci. A volte un’illusione utile è meglio di una verità inutile. Non crescerà nulla di commestibile in questo freddo gelido, ma possiamo comunque coltivare dei fiori.

@marta.sognatrice su instagram (31 gennaio 2021)

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Trackback

  1. "I RAGAZZI DELLA NICKEL" DI COLSON WHITEHEAD • Let's Book ha detto:
    Febbraio 28, 2020 alle 11:15 am

    […] accade nella Ferrovia sotterranea, Colson Whitehead attinge da un passato non troppo lontano di segregazione nel Sud degli Stati […]

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