I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Carrie”
“Un libro in cui non ho trovato l’horror che si legge abitualmente con King, anzi. Vi ho letto una storia di bullismo, di voglia di accettazione, di problemi psichiatrici.
Questo romanzo racconta infatti la storia di Carrie, un’adolescente figlia di una madre ipercredente e bigotta, che vede in lei l’istigazione del demonio. Allo stesso tempo Carrie vorrebbe essere accettata dai suoi compagni, che però non perdono occasione per deriderla e subissarla di scherzi pesanti. Siccome nella vita a tutto c’è un limite, lei si ribella nell’unico modo che conosce, cioè con il potere della telecinesi.
Ammetto che nel leggere questo libro ho avuto paura più per i comportamenti della madre che per le situazioni in cui Carrie si trovava con i cosiddetti ‘amici’. Come spesso mi succede con i personaggi cattivi, mi ritrovo a pensare che, se fossero stati in un altro ambiente, cattivi non sarebbero stati. Infatti Carrie è figlia del bigottismo religioso della madre e di una società che la mette sempre ai margini perché considerata ‘diversa’. Secondo me il primo King, quello con il tratto del racconto/resoconto giornalistico, è il migliore. Sono rimasta incollata alle pagine. Lo consiglio, anche ai non amanti dell’horror. Vi stupirà!”
@giorgia_legge_tanto su instagram (23 dicembre 2020)
“Carrie è il primo romanzo che Stephen King ha pubblicato, anche se non il primo che ha scritto. Per stessa ammissione dell’autore, dobbiamo ringraziare la moglie Tabitha, che lo ha spinto a farne visionare la bozza a una casa editrice perché King, in verità, lo aveva cestinato.
Di genere horror-paranormale, Carrie è un romanzo d’impatto, che tiene il lettore attaccato alle pagine dall’inizio alla fine. Scritto con uno stile accattivante, ha una struttura insolita: al racconto degli eventi alterna resoconti di articoli giornalistici, pagine di diari e di libri.
È la storia di una liceale che vive a Chamberlain, una piccola città del Maine, sola con una madre ossessionata dalla religione. Ingenua, goffa, solitaria e insicura come molti suoi coetanei, questa adolescente viene bullizzata dai compagni di scuola che non sanno quanto in realtà sia speciale. Carrie White è infatti dotata di poteri telecinetici, poteri che si erano già manifestati in tenera età, ma che erano rimasti assopiti per anni.
Il tema del bullismo, della violenza domestica e del fanatismo religioso sono il cuore di questo romanzo e la rabbia è il sentimento che travolge il lettore, una rabbia cieca, che colpisce come uno schiaffo in faccia già dal primo capitolo e che non lo abbandona neppure voltata l’ultima pagina.
Questa per me è stata una rilettura e, anche se ammetto di averlo apprezzato un filo meno rispetto alla prima volta, confermo il mio giudizio. Lettura consigliata.”
@ioviaggioleggendo su instagram (27 luglio 2020)
“Parte col botto Carrie, opera d’esordio del Re. E se si chiama King, un motivo ci sarà. Siamo negli anni Settanta a Chamberlain, nel Maine, e il romanzo si apre con una scena di bullismo in una scuola, nei confronti di una sedicenne a sua volta vittima di abusi fisici e psicologici dalla madre, una fanatica religiosa con più di una rotella fuori posto. Carrie inizia a manifestare poteri telecinetici, rimasti latenti per tanti anni, e così, partendo dai vari abusi sia a scuola che in famiglia, si snoda l’intera vicenda. La scrittura è scorrevole e i punti di vista dei vari personaggi vengono riportati alla perfezione, con un’ottima introspezione psicologica. Gli argomenti trattati sono estremamente profondi e, una volta conclusa la lettura, portano sicuramente a riflettere sui lati peggiori dell’animo umano, che in gruppo possono arrivare alla distruzione nei confronti di personalità più deboli. Stephen King ha un talento incredibile e lo dimostra sin dalla sua prima pubblicazione.”
@reginadeilibri su instagram (30 maggio 2020)
“Per troppo tempo mi sono tenuta a distanza da Stephen King, per motivi molto futili. Ma ora che ho iniziato, non posso smettere. Il suo stile diretto − anche se a tratti volgare (però in alcuni casi mi diverte) − mi attrae. L’ho letto velocemente e, ancora una volta, nonostante riveli sin dall’inizio come andranno a finire le cose, ti spinge a leggere tutto, non annoia.
Carrie è una ragazza considerata diversa e dunque facile preda di scherzi, spesso malvagi e umilianti, di altri/e ragazzi/e. Sarà proprio uno di questi scherzi delle sue compagne di scuola a far riemergere poteri assopiti.
Le cose a casa non vanno meglio. Sua madre è un altro elemento totalmente negativo: l’esempio perfetto del fanatismo religioso, che vede in ogni cosa (sesso, mestruazioni ecc…) l’opera del diavolo e la vendetta divina. Io l’ho odiata.
Un atto di gentilezza sembra far provare a Carrie un barlume di felicità e per un attimo spera di iniziare una vita diversa, come quella di tutte le adolescenti, fatta di sogni e desideri. Ma un ennesimo scherzo crudele fa precipitare tutto nel caos.
Carrie è diversa, sì. È telecinetica. E non controlla più i suoi poteri. Da vittima diventa carnefice, scatenando il panico nella scuola e nella città.
Ma di chi è la vera colpa? Bullismo, fanatismo religioso, società assente: questi i temi che ho trovato.
E francamente non sono riuscita a condannare la protagonista. Un gesto di affetto non l’avrebbe sicuramente portata a commettere tutto ciò. Un libro da cinque stelline su cinque.”
@marta.sognatrice su instagram (27 giugno 2019)
Carrie
Autore: Stephen King
Titolo originale: Carrie
Traduttrice: Brunella Gasperini
Editore: Bompiani
Genere: Horror & Gotico
Collana: Classici Contemporanei
Anno edizione: 2017
Pagine: 224
Cosa scrive l’editore
Carrie è un’adolescente presa di mira dai compagni, ma ha un dono. Può muovere gli oggetti con il potere della mente. Le porte si chiudono. Le candele si spengono.
Un potere che è anche una condanna. E quando, inaspettato, arriva un atto di gentilezza da una delle sue compagne di classe, un’occasione di normalità in una vita molto diversa da quella dei suoi coetanei, Carrie spera finalmente in un cambiamento.
Ma ecco che il sogno si trasforma in un incubo, quello che sembrava un dono diventa un’arma di sangue e distruzione che nessuno potrà mai dimenticare.
Citazioni tratte dal libro
Notizia di cronaca riportata dal settimanale ‘Enterprise’ di Westover (Maine) il 19 agosto 1966:
PIOGGIA DI PIETRE
Ci viene riferito che una pioggia di pietre è caduta da un cielo perfettamente sereno su Carlin Street, nella cittadina di Chamberlain, il 17 agosto. Diverse persone ne sarebbero state testimoni. Le pietre sono cadute nella casa della signora Margaret White, rovinando gravemente il tetto e sfondando due grondaie e un tubo di scolo per un danno di circa 25 dollari.
@ioviaggioleggendo su instagram (21 luglio 2020)
La gente non migliora, diventa solo più furba. Quando diventi più furbo, non smetti di strappare le ali alle mosche, cerchi solo di trovare dei motivi migliori per farlo.
@ilprioratodeibibliofili su instagram (30 maggio 2020)
Ma il ‘mi dispiace’ è il pronto soccorso delle emozioni umane. È quello che dici quando rovesci una tazza di caffè, o mandi fuori pista una boccia quando giochi a bowling. Il vero dolore è raro come il vero amore.
@reginadeilibri su instagram (30 maggio 2020)
Sembrava, ed era, l’agnello sacrificale, il bersaglio perpetuo, vittima indifesa di ogni sorta di tiri mancini, di tranelli e scherzi spietati.
@marta.sognatrice su instagram (27 giugno 2019)