I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito ad “Almarina”
“Almarina è un romanzo intimo e profondo, basato sulla rinascita di due donne: Elisabetta, vedova e senza figli, insegnante nel carcere minorile di Nisida, e Almarina, una giovane detenuta rumena con un’infanzia spezzata da violenza e abusi.
Tra le due nasce subito una forte simpatia: l’insegnante vede nella ragazza la figlia che non ha mai avuto e, grazie a questo nuovo legame, riesce lentamente a uscire dalla solitudine e dal dolore per la perdita dell’amato marito.
Un libro breve ma intenso, con una prosa impeccabile, dalle immagini fortemente evocative, che trasporta il lettore in un’isola, Nisida, ma anche dentro il carcere, creando un interessante parallelismo tra libertà e detenzione, tra sofferenza e voglia di riscatto. I temi trattati sono di spessore e permettono una riflessione sulle questioni importanti della vita.
Unico, piccolo neo: sarebbe stato interessante approfondire il vissuto dei personaggi, per permettere una maggiore empatia con il lettore.”
@ilprioratodeibibliofili su instagram (26 agosto 2020)
“Un libro che trascina come un fiume in piena: l’ho letto in un giorno e mezzo e alla fine ho pianto. Ho pianto di felicità perché la vita, a volte, ci ascolta e ci dà una seconda possibilità.
Elisabetta Maiorano, insegnante di matematica dentro il carcere minorile di Nisida; Luchian Almarina, detenuta: tra loro si tesse un rapporto particolare.
Vite che si prendono o riprendono in mano, vite che si confrontano.
Elisabetta vedova senza figli, Almarina figlia senza madre.
In quel carcere, dove la quotidianità ha un aspetto diverso, Elisabetta prende a cuore Almarina e un’importante decisione. Non vi svelo quale.
Questo libro va assaporato pagina dopo pagina, dà molto su cui riflettere, come ciò che riteniamo scontato e l’importanza delle piccole cose. Fatevi un regalo e leggetelo!!!”
@the.book.in.my.bag su instagram (12 giugno 2020)
“Storia intensamente poetica di un’insegnante che lavora al carcere minorile di Nisida e del suo incontro con una giovane detenuta. Sullo sfondo, Napoli, terribile e meravigliosa, metafora della vita. Toccante.”
@Sabri_book su twitter (19 gennaio 2020)
Almarina
Autrice: Valeria Parrella
Editore: Einaudi
Genere: Moderna e contemporanea
Collana: Supercoralli
Anno edizione: 2019
Pagine: 136
Cosa scrive l’editore
Può una prigione rendere libero chi vi entra? Elisabetta insegna matematica nel carcere minorile di Nisida. Ogni mattina la sbarra si alza, la borsa finisce in un armadietto chiuso a chiave insieme a tutti i pensieri e inizia un tempo sospeso, un’isola nell’isola dove le colpe possono finalmente sciogliersi e sparire.
Almarina è un’allieva nuova, ce la mette tutta ma i conti non le tornano: in quell’aula, se alzi gli occhi vedi l’orizzonte ma dalla porta non ti lasciano uscire. La libertà di due solitudini raccontata da una voce calda, intima, politica, capace di schiudere la testa e il cuore.
Esiste un’isola nel Mediterraneo dove i ragazzi non scendono mai a mare. Ormeggiata come un vascello, Nisida è un carcere sull’acqua, ed è lì che Elisabetta Maiorano insegna matematica a un gruppo di giovani detenuti. Ha cinquant’anni, vive sola, e ogni giorno una guardia le apre il cancello chiudendo Napoli alle spalle: in quella piccola aula senza sbarre lei prova a imbastire il futuro.
Ma in classe un giorno arriva Almarina, allora la luce cambia e illumina un nuovo orizzonte. Il labirinto inestricabile della burocrazia, i lutti inaspettati, le notti insonni, rivelano l’altra loro possibilità: essere un punto di partenza.
Nella speranza che un giorno, quando questi ragazzi avranno scontato la loro pena, ci siano nuove pagine da riempire, bianche “come il bucato steso alle terrazze”.
Libro finalista al Premio Strega 2020
Libro vincitore del Premio Strega 0ff 2020
Citazioni tratte dal libro
Se si vuole che Nisida salpi, bisogna sciogliere il nodo marinaio che la tiene attraccata alla sua città regale, se si vuole essere liberi, ci si deve sentire liberi.
@ilprioratodeibibliofili su instagram (26 agosto 2020)
Perché ci vuole un sacco di tempo, o una poesia perfetta, per dire davvero le cose come stanno.
@IlariaBaiardini su twitter (18 luglio 2020)
Il mio prefessore di geometria, del resto, diceva sempre che devi puntare il compasso da qualche parte, per capire quanto ampio puoi disegnare il cerchio, e Almarina sta lì, giusto al centro.
@the.book.in.my.bag su instagram (12 giugno 2020)
Una casa è un posto dove si mangia e si sta caldi e ci si allena ad andare per strade sconosciute senza paura dell’altro, portando per se stessi un grande rispetto.
@Sabri_book su twitter (18 gennaio 2020)