“Lo vogliamo sfatare il mito che chi legge non ha null’altro da fare?” Era proprio questa la domanda provocatoria con cui, qualche giorno fa, abbiamo lanciato sui social un #letsbooktalk con l’obiettivo di raccogliere consigli per stilare una guida per aspiranti lettori. La risposta è stata davvero impressionante per una piccola community come la nostra: tra facebook, twitter e instagram hanno interagito con noi 240 persone di ogni età, a cui vanno ad aggiungersi tutti coloro che hanno risposto a chi ha rilanciato il tema sui propri canali social ispirandosi alla nostra iniziativa.
Una simile partecipazione ci ha dimostrato che l’argomento è particolarmente sentito sia da chi, in un Paese di non lettori, si vede paradossalmente additato perché dedica tempo alla lettura sia da chi ha solo bisogno di un piccolo suggerimento pratico per iniziare finalmente a immergersi in un libro.
Da promotori della lettura quali siamo, vogliamo incoraggiare i lettori appassionati a non demordere e aiutare i non lettori a smettere di perdere tempo. Sì, perché è proprio chi non legge che di tempo ne perde davvero, dietro a scuse inconsistenti, che possono solo precludere la grande opportunità di conoscere l’inesplorato.
Domande e risposte della guida per aspiranti lettori
Abbiamo dunque redatto la piccola guida per aspiranti lettori di Let’s Book, dopo aver selezionato i suggerimenti che ci sono pervenuti e averli riorganizzati per argomento.
In questa pagina trovate le risposte a diverse questioni che possono frapporsi tra il lettore aspirante o sfiduciato e la lettura.
Sicuramente qualcuno noterà che non ci focalizziamo sulle motivazioni che spingono a leggere, inevitabilmente emerse nel nostro #letsbooktalk, ma riteniamo che questo sia un tema troppo vasto e sfaccettato per trattarlo assieme a quello della mancanza di tempo e ci ripromettiamo di farlo in un prossimo futuro. Ora vogliamo concentrarci su utili suggerimenti pratici.
Vi anticipiamo che scoprirete fatti pressoché incredibili. Per esempio, c’è chi ha smesso di fumare grazie ai libri; chi riesce a leggere anche in moto, sotto la doccia o mentre è seduto in prima fila a un concerto… ma non sta di certo a noi dirvi tutto per togliervi il piacere di leggere.
Eccovi, dunque, la guida per aspiranti lettori di Let’s Book capitolo per capitolo! Vi invitiamo a leggerla tutta e, se vi va di dire la vostra, scrivete pure nel box dei commenti sottostante.
Come trovare il tempo per leggere?
Dove recuperare i libri?
Da dove iniziare?
Quando leggere?
Dove leggere?
Quanto leggere?
Cosa evitare?
Un grande mito da sfatare
Leggere dà vita alla vita
Leggere dà tempo alla vita
Come trovare il tempo per leggere?
La risposta alla domanda principale che dobbiamo porci sembra tanto complicata, eppure non lo è.
Il fatto innegabile è che non abbiamo tutti la stessa quantità di tempo libero, ma è anche vero che il tempo è democratico. È una questione di scelte e priorità: mai come in questo caso vale la regola per cui “se vogliamo, possiamo”. Se abbiamo deciso che “vogliamo”, come ha fatto capire Simona Cappelluti su facebook, ora vediamo come “possiamo”.
Dove recuperare i libri?
Non possiamo dare torto a chi dice che i libri costano, anche se ci sono seri motivi per cui questo accade.
Una valida alternativa ai costosi cartacei possono essere gli eBook, che oltretutto hanno il pregio di non rubare spazio.
Ci sono appassionati lettori che prima leggono un eBook e poi, solo se ritengono che valga la pena investire più soldi per avere il libro a casa, acquistano il cartaceo.
Dobbiamo inoltre ricordarci che esistono i periodi di promozione, i mercatini dell’usato, le biblioteche, gli angoli di bookcrossing e la possibilità di scambiarsi libri con amici lettori.
Leggere, come ha scritto Antonella Montesanti su facebook, può essere gratis. Perché non aproffittarne?
Ancora una volta, è questione di scelte. E c’è chi, decidendo di investire in libri, ha guadagnato in salute, come ci ha raccontato Anna Blele. Per comprare libri, Anna è riuscita a smettere di fumare.
Da dove iniziare?
Ora che abbiamo recuperato il nostro libro, cosa dobbiamo fare per appassionarci alla lettura? Su facebook, Costanza Frola ci ha dato i validi suggerimenti che vedete qui vicino, rivolti a lettori sia aspiranti che fuori allenamento. Come potete constatare, li ha conditi con un pizzico di ironia. Vi assicuriamo che questa è un altro dei doni che la lettura ci può fare. Ma, come ha ben sottolineato Costanza, leggere può anche aiutare a ringiovanire parecchio.
Quando leggere?
C’è chi legge solo durante i weekend, chi preferisce l’estate e vede il lettino sotto all’ombrellone come contesto ideale e chi, come la bookstagrammer @fede_in_books_land, ama invece rintanarsi in casa d’inverno per divorare pagine e pagine. Facendo così, nel 2019 @fede_in_books_land ha letto un centinaio di libri e per il 2020 si ripropone addirittura di far di meglio.
La vera sfida è leggere costantemente. La maggior parte di chi ci riesce predilige la sera, sia perché questa è la parte della giornata che solitamente non dedica al lavoro sia perché ha sperimentato quanto possa esser bello far continuare nei propri sogni la storia appena iniziata tra le pagine. Di certo lo ha fatto Miriam Tenani, che ce ne ha parlato su facebook.
La lettura può dunque diventare un vero e proprio rito con cui concludere anche una faticosa giornata di lavoro. Non dimentichiamoci, poi, che può essere un ottimo rimedio per far passare più velocemente le notti insonni.
Alcuni propongono però di leggere al mattino, magari recandosi in ufficio un po’ in anticipo e ricavandosi così qualche minuto prima di iniziare a lavorare. Credono infatti che immergersi in un buon libro possa aiutare a ingranare la marcia giusta.
Per altri è invece questione di tempo interiore, dunque non si deve sfruttare un momento preciso della giornata bensì cogliere un attimo di predisposizione d’animo, molto spesso concidente con un momento di silenzio. Così la pensa, per esempio, Sandra Giandomenico.
Silenzio che arriva da sé o che si riesce a ricreare mentalmente addirittura nel bel mezzo di un concerto, evidentemente deludente. Questo è il caso in cui qualcuno pensa sia meglio farsi avvolgere da parole di ben altra musicalità, come ha raccontato Cristiana Murtas su facebook.
Non dobbiamo neppure dimenticare che al giorno d’oggi, grazie agli audiolibri, abbiamo anche la possibilità di leggere nel “mentre”: lo sanno bene le casalinghe (e non solo loro) che li ascoltano mentre stirano, spolverano, cucinano… E sono anche tanti coloro che li ascoltano mentre camminano all’aria aperta o mentre si allenano sul tapis roulant in palestra. “Grazie agli audiolibri − ci ha raccontato @joy_in_the_deep su instagram − sto recuperando un sacco di letture. Sono un’ottima soluzione per leggere di più.”
Dove leggere?
Strettamente legato al quando leggere è il dove farlo. I luoghi che possono essere adibiti a lettura vanno inevitabilmente distinti tra quelli fuori e quelli dentro la propria abitazione. In un caso o nell’altro, cerchiamo sempre di avere almeno un libro a portata di mano così da cogliere l’attimo giusto. C’è chi, come Marina Rotella, si organizza leggendo i libri voluminosi a casa e portandone sempre in borsa almeno uno di quelli meno spessi.
Fuori casa
Al di là delle situazioni idilliache di chi ha l’opportunità di approfittare di ore piacevoli al parco, nei boschi o in spiaggia quando meglio crede, uno dei luoghi fuori casa più citati dai nostri lettori appassionati è la sala d’attesa. Effettivamente c’è l’imbarazzo della scelta: dal medico di base alla motorizzazione civile, al catasto, al Pra, alla posta, alla parrucchiera, alla banca…
Se consideriamo poi che il nostro Paese è notoriamente famoso per tempistiche non proprio celeri, possiamo dire che le sale d’attesa sono una grande occasione per l’aspirante lettore. Oltretutto, leggere durante i tempi morti può essere un’ottima alternativa per chi non riesce a far tardi la sera, come ha suggerito Barbara Giusti.
Altra grande occasione sono i mezzi di trasporto, non solo pubblici però. Ovviamente qui ci tocca menzionare autobus, tram, metropolitana, aereo e treno. Il treno, forse, è il luogo fuori casa che più diffusamente concilia con la lettura. Anche in questo caso, i disservizi del sistema ferroviario italiano offrono un’opportunità che sarebbe un gran peccato sprecare. Per ricordare a tutti di coglierla, Antonio Di Cesare si è addirittura inventato uno slogan con rima baciata.
Mezzi di trasporto non solo pubblici, abbiamo detto. Già, perché c’è chi sfrutta le code o i lunghi tragitti in auto grazie agli audiolibri e chi − udite! udite! − riesce a leggere addirittura in moto, come ci ha raccontato Francalisa Maietta su facebook. Seduta dietro, Francalisa si ripara dal vento appoggiandosi alla schiena del consorte e usa il cellulare come lettore digitale.
In casa
Non dobbiamo pensare che chi può o ama leggere a casa, lo faccia solo a letto o sul divano. Anzi, camera e salotto sembrano essere prevalentemente luoghi deputati alla lettura solo nelle ore serali.
Durante la giornata, alle donne capita spesso di leggere in cucina mentre rimestano il risotto o aspettano che l’acqua per gli spaghetti inizi a bollire. Non ci è dato sapere se si dimentichino il sale, ma quel che è certo è che assaporare emozioni può essere molto nutriente.
E poi c’è il bagno. Se c’è chi vi riesce addirittura a trovare la concentrazione per divorare libri universitari − Anna Maria Vinti ha raccontato di essersi presa due mini lauree studiando in bagno − farvi letture di piacere dovrebbe essere facile davvero per tutti.
Per esempio, su facebook Rosario Vitale ha scritto di aver iniziato a leggere proprio così, una pagina alla volta in bagno e una alla sera prima di addormentarsi.
Oltretutto in bagno non c’è solo il cosiddetto “luogo deputato per deporre il superfluo peso del ventre” da sfruttare a nostro favore. Ovviamente per trovare tempo per leggere, s’intende…
I lettori appassionati più ingegnosi si sono addirittura procurati la mensola strategica che consente loro di leggere quando sono sotto la doccia. In questo caso, è ovviamente meglio usare un lettore digitale ben protetto piuttosto che un cartaceo. Marirca Mazur insegna.
Quanto leggere?
Altra annosa questione è quella della quantità di tempo da dedicare quotidianamente alla lettura. Diciamo che più che chiederci per quanto tempo bisogna leggere è bene iniziare a farlo: solo così possiamo renderci conto di quale sia l’arco temporale adatto a noi. Siamo convinti che più che dalla quantità di tempo che si dedica alla lettura, si tragga beneficio dalla costanza con cui la si pratica.
Innanzitutto, per capire quanto tempo dedicare alla lettura bisogna riflettere su come la si intende. C’è infatti chi ha bisogno di dedicarvisi in via esclusiva perché solo così riesce a gustare appieno la sua passione, come Vally Bullo, e chi riesce a goderne anche in “interstizi di un tempo tiranno”, come racconta Roby Morotti, sempre su facebook.
Come capire a che team apparteniamo? Ancora una volta, la risposta è: iniziamo a leggere, proviamo a farlo anche solo in brevissimi ritagli di tempo e chiediamoci se ci resta in mente quello che abbiamo letto, insomma se siamo soddisfatti. Se non lo siamo, cerchiamo di organizzarci per avere più tempo a disposizione.
Possiamo anche provare a fare come i “lettori appassionati metodici”, che hanno la necessità di stabilire un preciso minutaggio quotidiano da dedicare ai libri, veri amici di una vita. Succeda quel che succeda, loro hanno un impegno inderogabile almeno per quei minuti. L’inguaribile lettrice di @libri_per_vivere, su instagram, è sicuramente tra questi.
Il “quanto leggere” si gioca anche sul numero di pagine. A nostro parere, a fare la differenza non è affatto la quantità di pagine smaltita quanto l’intensità dell’esperienza vissuta.
Non dobbiamo imporre nulla a noi stessi perché leggere con piacere è esattamente l’opposto di partecipare a una gara a chi fa di più. Solo così la lettura può giovarci e trasformarsi in passione.
Inziamo a leggere anche solo poche pagine al giorno e vediamo come va. Potremo continuare a fare sempre e solo così oppure aumentarle progressivamente.
Se tante pagine fanno per noi, non ci accorgeremo nemmeno del tempo che passa. Ricordiamoci però che, prima di dire che non è così, dobbiamo imporci di non arrenderci solo perché uno o due libri non ci piacciono.
Cosa evitare?
Esistono attività concorrenti alla lettura, che a essa possono indubbiamente rubare tempo.
Tra i nostri lettori più appassionati ce ne sono molti che hanno smesso di guardare la tv, soprattutto quella generalista, anche in virtù della programmazione ritenuta di scarsa qualità, come è evidente nel caso di @BraveHeart1961, nostro follower su twitter.
Su instagram, @silviabookolica ci ha confessato che a un certo punto il suo televisore è diventato “un soprammobile da spolverare perché nulla risultava così avvincente come il libro che tenevo in mano.”
C’è anche chi usa pochissimo (o addirittura non ha) il cellulare e ha smesso di perder tempo coi videogiochi.
Tra i possessori di smartphone solo in pochi, tra cui @angeloambrosell, ci hanno confessato di aver dimuito la permanenza sui social network per ridare tempo alla lettura.
A onor del vero, la scarsità di rinuncia ai social registrata può essere dovuta al fatto che la nostra community vive, almeno per ora, esclusivamente online ed è fatta di persone che usufruiscono proprio della possibilità di confronto che essi offrono.
In altre parole, il fatto che Let’s Book sia una sorta di gruppo di lettura della Rete può inevitabilmente influenzare un eventuale parere in merito a quanto i social network possano rubare tempo alla lettura o meno.
Un grande mito da sfatare
Molte mamme pensano che sia impossibile conciliare i doveri nei confronti dei propri figli con la lettura. Eppure ci sono tantissime appassionate lettrici con bambini oramai grandi che confessano di aver comunque letto in ogni fase della vita.
Giovanna Colombo leggeva mentre passaggiava la notte per casa sostenendo con un braccio la figlia più piccola, che non voleva dormire, e il libro nella mano libera. Ora ama scambiarsi volumi e pareri con le sue figlie grandi, lettrici come lei.
La bookstagrammer @books_in_love81, mamma di due bambini, ha consigliato di sfruttare i momenti destinati all’allattamento o di scegliere romanzi brevi in modo da avere comunque la soddisfazione di concluderli.
@gioallure, sempre su instagram, ci ha raccontato di leggere mentre la sua bimba fa la pennichella e in ogni attimo di pausa che la sua intensa giornata le concede. Con la lettura, @books4hearts inganna invece l’attesa delle bambine fuori da scuola e quella impostale dalle loro attività pomeridiane.
Daniela De Luca di figli ne ha avuti ben quattro, ma è sempre riuscita a trovare il tempo per leggere. E mentre ce lo raccontava su facebook, ha scritto anche di avere già accanto il prossimo libro della giornata.
Leggere dà vita alla vita
Sappiamo bene che “leggere allunga la vita”. Lo hanno confermato diversi studi, tra cui la ricerca conclusa nel 2016 dalla School of Public Health dell’Università di Yale, negli Stati Uniti, e pubblicata sulla rivista scientifica Social Science & Medicine. Dopo aver analizzato le informazioni raccolte tra più di 3.600 partecipanti all’Health and Retirement Study, un’imponente banca dati riguardante statunitensi di età maggiore ai 50 anni, che sono stati studiati per oltre dodici anni, i ricercatori hanno stabilito che i lettori vivono quasi due anni più a lungo di chi non legge.
Noi osiamo aggiungere che leggere dà vita alla vita. Ce lo dimostrano diversi appassionati lettori con cui abbiamo interagito.
Temistocle Saponiero, che fra tre mesi di anni ne compie 84, è attivissimo e ci tiene a lanciare un appello: “Non mollate, cari lettori!”.
A Dina Frosini, che ha da poco soffiato su 90 candeline, la grande forza di volontà e i libri hanno dato l’opportunità di emanciparsi da un passato in cui non era necessario che le ragazze studiassero perché “tanto poi si sposano!”.
Temistocle, Dina e altri loro coetanei hanno voluto raccontarci la loro esperienza su facebook. In barba a chi, ben più giovane, polemizza con quei social di cui evidentemente non si è premurato di scoprire gli usi migliori.
Leggere dà tempo alla vita
Vi sarete resi conto anche voi che, nel darci consigli pratici su come trovare il tempo per leggere, molti lettori di Let’s Book hanno inevitabilmente parlato del fuoco che alimenta la loro passione.
Rosanna Zerilli ci ha scritto di quanto i libri, che sono i suoi più cari e preziosi compagni, l’abbiano aiutata a superare il dolore e lo sconforto. “Leggere − ha sottolineato su facebook − è vita, leggere è respirare.”
“Ciò che leggo − ci ha scritto @senza.libri.mai su instagram − continua ad accompagnarmi ora dopo ora, durante tutto il mio tempo. Ripenso alle storie, le valuto, le confronto. La mia biblioteca mi cresce nel cuore, nell’anima e nella memoria.”
Fiammetta Bellandi, su facebook, ci ha spiegato in pochissime parole quanto tempo da vivere intensamente la lettura possa aggiungere a quello di cui abbiamo già percezione. “Leggere − ha scritto − mi ha dato tutte le vite di cui avevo bisogno.”
Siamo veramente sicuri di non voler cogliere questa grande opportunità? Se ci riflettiamo bene, capiremo che trovare il tempo per leggere è davvero necessario, innanzitutto per noi ma anche per chi da noi potrebbe prendere il buon esempio.
3 febbraio 2020
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