I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Come piante tra i sassi”

“Due tipi di scrittura amo alla follia: quella crudele-poetica alla John Connolly, e quella piena di ironia intelligente. Qui c’è il secondo tipo, e il romanzo è formidabile.”
@BooksPrincess su twitter (2 gennaio 2020)
Come piante tra i sassi. Imma Tataranni e la storia sepolta
Autrice: Mariolina Venezia
Editore: Einaudi
Genere: Gialli & Noir
Collana: Super ET
Anno edizione: 2018
Pagine: 228
Cosa scrive l’editore
Simpatica o antipatica? Odiosa forse. Scomoda, spudorata, sorprendente. Come la verità certe volte.
Il sostituto procuratore Imma Tataranni non si dà pensiero se le signore bene e la suocera la detestano. Ma se qualcosa non va la vuole raddrizzare. Scarsa in fantasia e colpi di genio, punta sulla memoria, facendo tremare i potenti e perseguitando i furbi e i cretini. Al suo fianco l’appuntato Calogiuri, il suo preferito non perché è un bel pezzo di giovane ma perché evita di dire idiozie.
Sotto la terra della Basilicata si stratifica la storia. I resti della Magna Grecia, ma anche ciò che la modernità non vuole. E Imma Tataranni vi inciampa mentre indaga sull’omicidio di un ragazzo poco piú grande di sua figlia, il cui cadavere viene ritrovato a Nova Siri.
Nel corso dell’indagine una ronda di personaggi racconta una società sull’orlo della globalizzazione ma ancora intenta a digerire un passato che torna su come il bolo di un ruminante, in bilico fra cinismo e intolleranza, dove l’amore è piú pericoloso dell’odio. Sfacciatamente ottimista perché la vita non le ha mai regalato niente, Imma conduce i lettori in un viaggio attraverso una regione che con le sue contraddizioni diventa emblematica dell’Italia.
Ostinata come certe piante che crescono in terreni impervi, inseguendo una verità che non riesce a dimostrare, dà voce – con le sue vittorie che somigliano a sconfitte e le sue sconfitte a vittorie – a tutti quelli che non si arrendono.
Con Come piante tra i sassi Mariolina Venezia si è confrontata per la prima volta col giallo, giocando col genere per raccontare i vizi e le virtú dell’Italia di oggi.