I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Primo Levi”

“Ho divorato questa graphic novel nel giro di pochissimo! L’idea di Matteo Mastragostino è davvero bella!
Primo Levi, quasi alla fine della sua vita, si ritrova nella sua scuola d’infanzia a parlare della sua terribile esperienza di fronte a una classe di bambini. Un modo per descrivere ai più giovani le atrocità subite durante la seconda guerra mondiale. In altre parole, raccontare per non dimenticare.
Levi descrive anche piccole grandi fortune che gli hanno permesso di sopravvivere, e risulta evidente quanto lo studio gli sia stato d’aiuto. La sua laurea in chimica, l’aiuto di un uomo, la sua conoscenza del tedesco hanno contribuito a salvarlo dalla morte.
Le bellissime tavole di Alessandro Ranghiasci sono tutte in bianco e nero e colpiscono, per la disperazione dei reclusi nei Lager, i loro corpi sempre più scheletrici, il terrore nei loro occhi, la consapevolezza di non essere più umani, ma numeri. E anche la disperata lotta per sopravvivere. Accanto a queste atrocità, spicca un commovente gesto d’affetto da parte dei bambini.”
@marta.sognatrice su instagram (29 luglio 2019)
Primo Levi
Autore: Matteo Mastragostino, Alessandro Ranghiasci
Editore: Becco Giallo
Genere: Fumetti & Graphic Novel
Collana: Biografie
Anno edizione: 2020
Pagine: 128
Cosca scrive l’editore
Autunno. Primo Levi incontra gli alunni della scuola elementare Rignon di Torino, la stessa che lui frequentò da piccolo.
Inizia così il lungo cammino di conoscenza in cui lo scrittore prenderà per mano i bambini e li accompagnerà con pacatezza nel suo dramma personale, cercando di spiegare con delicata fermezza cosa sia stato l’Olocausto e come sia riuscito a sopravvivere all’inferno di Auschwitz.
Domanda dopo domanda, gli studenti apriranno gli occhi sulla pagina più nera della storia del secolo scorso, guidati dalla voce e dai gesti di uno dei suoi più autorevoli testimoni.
Citazioni tratte dal libro
Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte e oscurate: anche le nostre.
Primo Levi
@marta.sognatrice su instagram (29 luglio 2019)