In questa pagina trovi tutti i libri di narrativa moderna e contemporanea che ci sono stati segnalati via social (facebook, instagram e twitter) per l’iniziativa di promozione della lettura #miolibro2019.
Abbiamo elencato i testi scelti dai membri della nostra community in ordine cronologico di ricezione. Quando il titolo è cliccabile puoi approfondire leggendo altri commenti sul medesimo libro che erano già presenti nella nostra Library.
Vorremmo indurti a “spulciare” tra un titolo e l’altro, proprio come faresti alla bancarella di un mercatino dell’usato o a un angolo di bookcrossing, dove avresti anche la possibilità di incontrare chi ha letto il libro prima di te e di chiedergli un parere personale in merito.
Bugiarda
di Ayelet Gundar-Goshen (La Giuntina, 2019)
“Ne ho letti tanti nel 2019, ma il libro che più mi rappresenta è Bugiarda di Ayelet Gundar-Goshen. A mio parere, esprime il meglio della letteratura israeliana di oggi: affronta temi universali e contemporanei ed è scritto divinamente.”
@raf_rob su twitter (1 dicembre 2019)
Non dirmi che hai paura
di Giuseppe Catozzella (Feltrinelli, 2015)
“Un libro che mi ha commosso, indignato, appassionato. È un testo umano e vero: dovrebbero leggerlo tutti.”
@luckymia3 su twitter (1 dicembre 2019)
Furore
di John Steinbeck (Bompiani, 2013)
“Non riuscivo a smettere di leggerlo. Drammatico, attuale e con un finale che non avrei mai pensato.”
Rosanna Marchegiani su facebook (2 dicembre 2019)
Cambiare l’acqua ai fiori
di Valérie Perrin (edizioni e/o, 2019)
“Parla di una donna cui la vita ha fatto di tutto e che, nonostante ciò, è riuscita a riemergere dal buio più profondo. Un libro che mi ha toccato il cuore.”
Maria Catuogno su facebook (2 dicembre 2019)
Una vita come tante
di Hanya Yanagihara (Sellerio, 2016)
“Amore e dolore: una bella storia. Mille pagine di vita. Un libro che mi ha colpito al cuore.”
Sandra Maurizzi su facebook (2 dicembre 2019)
4 3 2 1
di Paul Auster (Einaudi, 2017)
“Per me è questo il miglior libro letto nel 2019. Oltre mille pagine che non mi hanno mai annoiato e che mi hanno stupito, fatto emozionare, con la solita scrittura di Auster, fluida ed elegante.”
@MiaNonnaFuma su twitter (2 dicembre 2019)
Eva dorme
di Francesca Melandri (Mondadori, 2019)
“Storia romanzata della vicenda che ha portato il Sudtirolo a passare all’Italia. Grazie a un romanzo, scopriamo eventi storici solitamente sconosciuti al popolo italico. Roba che, se non ti vai a informare tu, non te la dice nessuno!”
Michela Martina su facebook (2 dicembre 2019)
Serotonina
di Michel Houellebecq (La nave di Teseo, 2019)
“Questa è stata la lettura allo stesso tempo più interessante, coinvolgente e spiazzante dell’anno. È un libro triste, parla di quanto le scelte in gioventù, libere da vincoli e senza limiti, possano condurre un uomo a un’esistenza intollerabile. La profondità e l’accuratezza di una scrittura secca e precisa raccontano con un’efficacia unica la crisi di un uomo, che però è pure la crisi dell’umanità intera. Bellissimo romanzo.”
Gabriella Balice su facebook (2 dicembre 2019)
“Scrittura impareggiabile, tanti registri, calato nel suo tempo, evocativo, comico e filosofico. Houellebecq è il vero erede di Philip Roth.”
@angelo_cennamo su twitter (6 dicembre 2019)
Eleanor Oliphant sta benissimo
di Gail Honeyman (Garzanti, 2018)
“Un libro pieno di solitudine, ma anche di amore e redenzione.”
@mfantugini su instagram (2 dicembre 2019)
“Ho amato questo libro perché Eleanor è una personcina che ti fa saltare i nervi… ma poi, ‘conoscendola’, si arriva a provare affetto per lei.”
Chiara Orsato su facebook (3 dicembre 2019)
“Lo consiglio perché è una storia sfasata di una persona sfasata che alla fine si ritrova. È serio e leggero allo stesso tempo, tragico ma divertente, molto british secondo me.”
Cristina Ziliani su facebook (3 dicembre 2019)
Patria
di Fernando Aramburu (Guanda, 2019)
“Un libro scritto bene, che tratta un argomento non usuale, almeno per me: il nazionalismo basco ai tempi dell’ETA. Un tema che, seppur in termini diversi, si sta ripresentando in Spagna e altrove.”
Giulio Roberto Paroddi su facebook (3 dicembre 2019)
L’educazione
di Tara Westover (Feltrinelli, 2018)
“È un romanzo autobiografico che mette in luce il dramma che affrontano ogni giorno le donne che appartengono a religioni estremiste (nella specie mormoni) senza nascondere nulla. È un pugno nello stomaco, ma ne vale veramente la pena.”
Chiara Biscella su facebook (3 dicembre 2019)
Il peso della farfalla
di Erri De Luca (Feltrinelli, 2015)
“De Luca è un grande scrittore. In questo libro evidenzia la potenza della natura e del suo spirito nonché la leggera inconsistenza dei nostri limiti.”
Anna D’Imporzano su facebook (3 dicembre 2019)
Divorare il cielo
di Paolo Giordano (Einaudi, 2018)
“Questo è il #miolibro2019 perché ho avuto modo di conoscerne l’autore in occasione della sua presentazione e perché parla di vita vera, di vissuti che si intrecciano e dell’amore. Di quell’amore che, anche se giovanile, sa essere forte e duraturo nonostante le vicissitudini che incontra.”
Pia Asquino su facebook (3 dicembre 2019)
Cecità
di José Saramago (Feltrinelli, 2013)
“Mi è rimasto impresso perché completamente diverso dai libri che leggo di solito e mi sono dovuta far coraggio per leggerlo! Ne sono rimasta coinvolta e affascinata, non riuscivo a staccarmi nonostante l’angoscia che mi procurava.”
Loredana Di Lonardo su facebook (3 dicembre 2019)
I Goldbaum
di Natasha Solomons (Neri Pozza, 2019)
“Questo libro è stato tra le mie prime letture del 2019 e ha conquistato il primo posto indiscusso nella mia personale top ten. Ho adorato la dolcezza con cui cresce l’amore tra Greta e Albert, che sono stati obbligati a sposarsi senza conoscersi, ma piano piano si scoprono reciprocamente e, sullo sfondo del primo conflitto mondiale, rischiano poi di perdersi per sempre. Mi ha fatta sognare! Inoltre, è scritto davvero bene. Prosa semplice, scorrevole e piacevole.”
@theinsta_reader su instagram (3 dicembre 2019)
Il commesso
di Bernard Malamud (minimum fax, 2017)
“Romanzo scorrevole, semplice e dettagliato. Chiudendo gli occhi ho potuto più volte immaginarmi in questa piccola e buia bottega di Manhattan come una cliente qualsiasi di Morris Bober. La storia è bella e, secondo il mio modesto parere personale, vale la pena leggerla.”
Cristina Polchi su facebook (3 dicembre 2019)
Madrigale senza suono
di Andrea Tarabbia (Bollati Boringhieri, 2019)
“Sono tanti i libri che ho letto in questo anno, ma forse uno degli ultimi a me più caro è Madrigale senza suono di Andrea Tarabbia. Un autore italiano che racconta un romanzo italiano. Dove la storia lascia spazio alla finzione, scoprendo una passione viscerale per un genere musicale rinascimentale, lontano dai nostri tempi, i Madrigali. Oggi viviamo in un’epoca musicale forse povera rispetto al passato, quando la musica di questi componimenti a più voci metteva in una condizione tale da accorciare le distanze che si interponevano tra gli uomini e Dio.”
Giuseppe Carucci su facebook (3 dicembre 2019)
Memorie di una geisha
di Arthur Golden (TEA, 2008)
“Mi ha affascinato il Giappone e la storia di queste ragazze.”
Maria Romagnoli su facebook (3 dicembre 2019)
Anand e la conchiglia magica
di Chitra Banerjee Divakaruni (Einaudi, 2004)
“Un’immersione tra fiaba e spiritualità. Oltre alla narrazione tipicamente orientale, in cui le atmosfere magiche fanno sempre fantasticare, mi ha fatto sognare la ‘valle dei guaritori’, una sorta di Eden. E poi anche le illustrazioni, piccole ed evocative, rendono il libro molto ‘godibile’. Ma, senza alcun dubbio, è stata la spiritualità che mi ha profondamente toccato il cuore.”
Mauro Picchiàmi su facebook (4 dicembre 2019)
La mia famiglia e altri animali
di Gerard Durrell (Adelphi, 1990)
“Le descrizioni dei luoghi, della vegetazione e del mondo animale sono così particolari e doviziose che leggendo questo libro si rimane letteralmente incantati!”
Maria Pia Rosso su facebook (4 dicembre 2019)
La saga dei Cazalet
di Elizabeth Jane Howard (Fazi, 2019)
“L’autrice è trascinante, bella la descrizione dei paesaggi inglesi e i personaggi ti fanno immedesimare nella loro vita. Sto leggendo anche altri romanzi della Howard.”
Enza Robertazzi su facebook (4 dicembre 2019)
* La saga dei Cazalet si compone dei libri Gli anni della leggerezza, Il tempo dell’attesa, Confusione, Allontanarsi, Tutto cambia.
Spara, sono già morto
di Julia Navarro (Mondadori, 2014)
“Questo libro mi ha coinvolta emotivamente perché tratta una storia cominciata nel secolo scorso, ma purtroppo ancora e sempre più viva e micidiale. L’ho letto in lingua originale, ma credo ci siano ottime traduzioni in italiano.”
Marianna Antonucci su facebook (4 dicembre 2019)
Nessuno sa di noi
di Simona Sparaco (Giunti, 2014)
“Una futura madre perde suo figlio ancora in grembo, un aborto terapeutico la priverà per sempre della gioia di vivere. Quando si esprimono sentimenti profondi, non puoi che apprezzare ciò che stai leggendo.”
Gianna Bibbi su facebook (4 dicembre 2019)
Insciallah
di Oriana Fallaci (Rizzoli, 2014)
“Mi ha colpita il modo in cui viene narrata l’atrocità della guerra, con spietatezza e ironia allo stesso tempo.”
Paola Scordino su facebook (4 dicembre 2019)
Quel che si vede da qui
di Mariana Leky (Keller, 2019)
“È un romanzo che mi ha sorpreso e che mi è piaciuto molto perché parla in maniera delicata di temi importanti, come la vita e la morte, ed è riuscito a raccontare le vicende di una comunità in un modo originale, dando un tocco di magia a situazioni reali. Con questo libro ho anche scoperto la casa editrice Keller e sono più che incentivata a leggere altri titoli pubblicati da loro nel 2020.”
@cocktaildilibri su instagram (6 dicembre 2019)
I leoni di Sicilia
di Stefania Auci (Nord, 2019)
“Direi che questo è il #miolibro2019 anche solo per il fatto che è ambientato a Palermo, ma narra anche una storia avvincente, piena di passione in tutto: nella trama, nei personaggi, nel modo di scrivere dell’autrice! Grazie a questo libro ho capito perché mi sono perdutamente innamorata di Palermo quando l’ho visitata: una città così varipinta, assoggettata a diverse culture, con usi e costumi a volte estremi… Un’alternanza che si vede ancora e ti fa capire perché accanto a un palazzo storico abbandonato se ne erge uno restaurato, entrambi capaci di comunicarti un senso di regalità ed eleganza d’altri tempi. Palermo è così: estremi che convivono in armonia. Ecco cosa mi ha fatto capire questo libro.”
@mammabioalternativa in DM su instagram (6 dicembre 2019)
L’occhio più azzurro
di Toni Morrison (Sperling & Kupfer, 2018)
“Dopo aver molto cogitato, scelgo L’occhio più azzurro di Tony Morrison come #miolibro2019. Un libro che ritrae l’America razzista degli anni Sessanta attraverso il punto di vista di alcune bambine afroamericane e del loro desiderio di essere diverse o meno. Feroce e splendido ritratto di luoghi e persone. Attualissimo!”
@LaTalpaBetta su twitter (7 dicembre 2019)
Borgo Vecchio
di Giosuè Calaciura (Sellerio, 2017)
“Un libretto con una potenza epica paragonabile a Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez.”
Paola Poletti su facebook (9 dicembre 2019)
Non avevo scelta
di Donna Foley Mabry (Newton Compton, 2015)
“Ti entra nel cuore e ti trasporta nel dopoguerra sensa essere pesante. È invece leggero, travolgente e in alcuni punti addirittura struggente: riesci a vivere il dolore dei protagonisti, che ti lasciano un segno nell’anima.”
Simona Capone su facebook (9 dicembre 2019)
La vita dispari
di Paolo Colagrande (Einaudi, 2019)
“Un libro ironico e intelligente, che racconta l’incompiutezza di ciascuno di noi attraverso la storia tragicomica di un uomo comune. Buttarelli è il personaggio letterario più significativo che ho incontrato nel 2019.”
@Sabri_Book su twitter (22 dicembre 2019)
Mi sa che fuori è primavera
di Concita De Gregorio (Feltrinelli, 2016)
“Trovato in un mercatino, usato. Letto tutto d’un fiato. Non sono genitore, ma ho compreso il vuoto narrato e condivido l’affermazione che ‘il dolore non uccide’. Grazie a Concita De Gregorio.”
@archimedefra su twitter (22 dicembre 2019)
Macchine come me
di Ian McEwan (Einaudi, 2019)
“Il #miolibro2019 è Macchine come me di Ian McEwan per la scrittura fresca e moderna, per i temi che tratta con molta competenza: storia-fantastoria, scienza-fantascienza unita a temi etici e una bella storia d’amore. Infine, una riflessione sull’etica. Quest’anno ho letto libri veramente belli e sono stata molto indecisa nella scelta, ma questa storia di fantascienza ambientata però nel passato, in una situazione politica alternativa, è stata molto coinvolgente. Lo consiglio sicuramente.”
@fabrizioesabri su twitter (29 dicembre 2019)
Il colibrì
di Sandro Veronesi (La nave di Teseo, 2019)
“Questo è un libro che mi ha letteralmente travolta e stravolta. Osserviamo la vita di Marco Carrera, il nostro colibrì. Come il piccolo volatile, Marco spende (quasi) tutte le energie a stare fermo, mentre la vita intorno a lui cambia a gran velocità: famiglia, matrimonio, figli, lutti, lavoro, passioni inconfessabili, malattie, dolore, speranza.
Sfogliando il libro, mi accorgevo che avrei dovuto affrontare salti temporali, conversazioni anche lunghe, scambi epistolari, e mi chiedevo se fossi riuscita a terminarlo. E invece ho amato sin dalle prime pagine il personaggio di Marco con tutte le sue imperfezioni, incertezze e paure.
Il colibrì è un romanzo, un diario segreto, un saggio, un capolavoro.
Il capitolo ‘Shakul & Co.’ mi ha coinvolta a tal punto che mi commuovo ancora mentre scrivo queste righe.
Mi piace associare il personaggio di Sandro Veronesi a William Stoner, creato da J.E. Williams. Due uomini semplici che cercano di vivere la vita al meglio, anche se per molti il loro modo di vedere le cose è discutibile.
Quello che va ricordato sempre è che ogni scelta − che si decida di stare fermi o di andare avanti – è coraggiosa.”
@books_in_love81 su instagram (30 dicembre 2019)
Le braci
di Sándor Márai (Adelphi, 2008)
“Se scegliere i libri che mi sono piaciuti di più è stato difficile, non lo è scegliere il più bello, quello che mi è rimasto dentro. Le braci è un capolavoro, un romanzo pieno di sensibilità e di spunti di riflessione. Non posso fare a meno di consigliarlo ai lettori maturi e introspettivi.”
@a.ma.books su instagram (30 dicembre 2019)
La sottile linea scura
di Joe R. Lansdale (Einaudi, 2010)
“Ci ho pensato a lungo, e alla fine ho deciso che il #miolibro2019 è La sottile linea scura. La nostalgia di anni che non ho vissuto (i Cinquanta americani), recuperati attraverso una scrittura mai banale. Bello.”
@BooksPrincess su twitter (31 dicembre 2019)
Una volta è abbastanza
di Giulia Ciarapica (Rizzoli, 2019)
“Nel 2019 ho fatto molte letture bellissime che mi hanno donato tanto, ma il #miolibro2019 è Una volta è abbastanza di Giulia Ciarapica. Questo libro mi è rimasto impresso per varie ragioni: dalla trama alla scrittura, dai personaggi ai luoghi, ma non è solo per questo che lo considero come #miolibro2019.
È la storia della famiglia di Giulia, ma allo stesso tempo delle Marche, la sua terra e… anche la mia! Forse per questo l’ho sentito molto ‘mio’.
Alla mia regione sono legata, anche se ora vivo a chilometri di distanza. Ogni volta che ci torno, provo emozioni forti, e sempre quella sensazione di casa. Ed è proprio casa che ho sentito tra queste pagine, e famiglia, con i suoi problemi e le sue gioie. E c’è molto amore per le Marche (soprattutto la zona a sud), una regione di cui forse si parla poco, ma che ha tanto da donare. Tra queste pagine ho trovato varie frasi significative, tra cui Voi siete forti. Noi siamo forti. Siamo Marchigiani.
Anch’io, come alcuni personaggi, mi sono trasferita a Torino, e queste semplici frasi mi hanno dato forza. Anche se si è lontani, le Marche restano sempre nel cuore.”
@marta.sognatrice su instagram (1 gennaio 2019)
L’anno in cui imparai a leggere
di Marco Marsullo (Einaudi, 2019)
“La scelta è stata difficile, ma alla fine direi che il libro che più mi ha colpito nel 2019 è L’ anno in cui imparai a leggere di Marco Marsullo. Amore, tenerezza, consapevolezza, famiglia, un bel mix.”
@anto962 su twitter (2 gennaio 2020)
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