I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Le braci”
“Henrik e Konrad si rincontrano dopo quarantuno anni. Il primo ha sempre vissuto nel suo castello ai piedi dei Carpazi, il secondo ha passato moltissimo tempo in Estremo Oriente. Hanno vissuto entrambi aspettando quell’esatto momento: un segreto e l’ombra di una donna li accomuna, ma è arrivata l’ora della verità.
Il titolo Le braci non è stato scelto certamente a caso: ‘brace’ significa letteralmente ‘legna o carbone che arde senza sprigionare fiamma’ e questo è esattamente lo stato d’animo di Henrik che perdura per tutta la durata del racconto.
La storia si apre con l’arrivo di Konrad in città. Henrik manda una carrozza per farlo scortare fino a casa propria. In seguito abbiamo il racconto di come i due si sono conosciuti, di come hanno passato la loro giovinezza insieme e della partenza inaspettata di Konrad, il quale non aveva informato nessuno del suo imminente viaggio. La storia continua con un lungo monologo di Henrik rivolto a Konrad, che si è trattenuto per cena. Tutto gira attorno alla figura di una donna che li accomuna: chi è? E perché è fondamentale per la storia dei due amici?
Personalmente ho trovato il racconto un po’ ripetitivo e il monologo di Henrik leggermente pesante.
Voto: tre stelle su cinque.”
@cuore_inchostro su instagram (29 gennaio 2020)
“Bellissimo libro, scritto molto bene. Il contenuto, però, mi ha creato un po’ di difficoltà di interpretazione e comprensione. Questi due amici parlano per tutta la notte, o meglio, uno dei due parla, è quasi un monologo, per non avere nessuna spiegazione. Non ci sono risposte alle domande che lui pone e che si è posto per una vita intera.”
@GiovannaChiaese su twitter (1 ottobre 2019)
Le braci
Autore: Sándor Márai
Titolo originale: A gyertyák csonkig égnek
Traduttore: Marinella D’Alessandro
Editore: Adelphi
Genere: Moderna e contemporanea
Collana: Gli Adelphi
Anno edizione: 2008
Pagine: 181
Cosa scrive l’editore
Dopo quarantun anni, due uomini, che da giovani sono stati inseparabili, tornano a incontrarsi in un castello ai piedi dei Carpazi. Uno ha passato quei decenni in Estremo Oriente, l’altro non si è mosso dalla sua proprietà.
Ma entrambi hanno vissuto in attesa di quel momento. Null’altro contava per loro. Perché? Perché condividono un segreto che possiede una forza singolare: “Una forza che brucia il tessuto della vita come una radiazione maligna, ma al tempo stesso dà calore alla vita e la mantiene in tensione”.
Tutto converge verso un “duello senza spade” ma ben più crudele. Tra loro, nell’ombra il fantasma di una donna.