I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Il racconto dell’ancella”
“In una realtà distopica dove sale al potere un regime teocratico i ruoli di genere vengono nettamente separati. In questo mondo le donne sono relegate ai margini della società, tranne un ristretto numero dette ‘le Zie’. Il livello più basso e disprezzato è composto dalle ‘Ancelle’, considerate poco più di contenitori da utilizzare per la procreazione. Questo racconto intimo ci svela i pensieri e la vita di una di loro. La vita di prima cos’era? Cosa si sta vivendo e quali sono le prospettive per il futuro? Un libro che consiglio assolutamente di leggere.”
Raffaele Fantazzini nel gruppo facebook (2 ottobre 2020)
“Finalmente, grazie a un gruppo di lettura, anche io ho letto questa famosissima opera, ormai un cult del suo genere. E non ha deluso le mie aspettative, rivelandosi disturbante e fonte di riflessioni profonde come supponevo. Il regime descritto in queste pagine, dove le donne sono divise in categorie (ma gli uomini stessi, a parte quelli di potere, non se la passano meglio) e persino le libertà più banali sono negate non è impossibile, anzi. Tanti regimi già accaduti, nella nostra storia, lo testimoniano. Ora passerò al seguito, I testamenti, per una visione completa.”
Franca Bersanetti Bucci nel gruppo facebook (11 luglio 2020)
“In questo libro Difred ci racconta come il mondo sia cambiato con l’avvento di un regime totalitario teocratico, in cui ci sono continui riferimenti − fanatici − alla religione, e dove le donne hanno perso tutto.
Immaginate di ritrovarvi d’un tratto senza un lavoro, con il conto in banca chiuso, senza la possibilità di continuare con la vostra vita.
Poi di essere prese, allontanate dalla vostra famiglia, dal vostro compagno, da vostra figlia e rieducate per diventare ancelle. Non più donne, ma involucri da riempire, con il compito di donare nuovi figli a Gilead, a quello stato assurdo, anche a rischio della vita e sapendo che una volta ‘donato’ quel figlio, non sarà mai vostro.
Tutte le donne sono etichettate in vari modi, ma non hanno più un vero e proprio potere: a parte le zie, forse, le educatrici, che però devono sottostare sempre agli uomini. E poi ci sono le marte (le serve), le mogli, le ancelle, le economogli, le non-donne. Non hanno più voce, libertà, futuro.
Un mondo terribile dal quale però si tenta di uscire. Un vero e proprio distopico, non solo scritto da una donna ma che parla di donne. Assieme al seguito, I testamenti, questo è un libro stilisticamente e per trama davvero bello, ma che fa un male assurdo, soprattutto se sei donna.”
@marta.sognatrice su instagram (29 dicembre 2019)
“Il futuro è costruito nel presente e questo libro lo immagina come una dittatura maschio-teocratica che opprime l’amore, la scrittura, la lettura… Un libro da leggere con un mondo da scoprire pagina dopo pagina, compreso il convegno poststorico da me snobbato inizialmente. Non si può annientare la speranza!”
@sandrosignorell su twitter (17 novembre 2019)
“Un libro che mi è piaciuto molto. Ben scritto, con la trama ben costruita. Unica pecca, qualche concetto un po’ troppo ripetuto. Per il resto, ottima lettura.”
@pam_gotti su twitter (4 luglio 2019)
Il racconto dell’ancella
Autrice: Margaret Atwood
Titolo originale: Handmaid’s Tale
Traduttore: Camillo Pennati
Editore: Ponte alle Grazie
Genere: Fantascienza
Collana: Scrittori
Anno edizione: 2019
Pagine: 398
Cosa scrive l’editore
In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile.
Difred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un compito nella neonata Repubblica di Galaad: garantire una discendenza alla élite dominante.
Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, le uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare.
Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione.
Di questo libro nel 2019 è uscito il seguito, I testamenti.
Citazioni tratte dal libro
Noi abbiamo pensato di poter far meglio. […] Meglio non significa mai il meglio per tutti. Ma sempre, per alcuni, significa il peggio.
@fantaletture su instagram (18 settembre 2020)
È Janine che racconta di essere stata stuprata da una banda a quattordici anni e di avere poi abortito.
[…]
− Ma a chi va data la colpa? − chiede Zia Elena, sollevando un dito paffuto.
− A lei va data la colpa, a lei, a lei − salmodiamo all’unisono.
− Chi li ha provocati? − Zia Elena è raggiante, contenta di noi.
− Lei. È stata lei. Lei.
− Perché Dio ha lasciato che accadesse una cosa tanto terribile?
− Per darle una lezione. Darle una lezione. Una lezione.
@marta.sognatrice su instagram (10 gennaio 2020)
C’è un’atmosfera ribelle, sediziosa in questo giardino di Serena, un senso di cose sepolte che esplodono, senza parole, nella luce, come dita puntate verso l’alto a dire: tutto ciò che è ridotto al silenzio chiederà a gran voce di essere udito.
@Sabri_book su twitter (16 settembre 2019)
[…] questo libro, seguito del Racconto dell’ancella, ci sono tre testamenti che ho trovato molto interessanti perché aiutano ad avere nuovi punti di […]