I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “La canzone di Achille”
“Madeline Miller incanta il mondo con il suo esordio letterario, qualche anno fa, consacrandosi immediatamente come una delle penne più promettenti del panorama mondiale.
La canzone di Achille unisce violenza, rabbia, sacrificio e vendetta in egual misura, raccontando con parole nuove la storia di Achille e Patrocolo.
Esattamente come in Circe, la percezione del tempo è sfocata, lontana, quasi inesistente, e non soltanto quando sono gli dei immortali a parlare, ma anche quando i protagonisti sono e rimangono uomini.
Questa abilità di Madeline Miller di raccontare il tempo mi affascina: non ho mai trovato uno scrittore o una scrittrice che avesse la stessa capacità di rendere l’atmosfera di una calda estate infinita, dove tutto si ripete nello stesso modo noncurante e rilassato, seguendo i propri istinti e tradizioni antichissime.
Per questo l’ho scelto come lettura estiva: perché l’estate è il momento giusto per dimenticarsi del tempo e godersi semplicemente quello che si ha proprio per tutto il tempo che si avrà.”
@emzocca su instagram (31 luglio 2020)
“Questo libro è un canto d’amore: quello di un ragazzo, Pa-tro-clo, a lungo disprezzato e poi esiliato da suo padre, apparentemente inutile, indifeso, non amante del combattimento, ma che in più di un’occasione dimostrerà tutta la sua tempra, il suo valore e il suo coraggio. Un ragazzo che ama in maniera totale Achille, che sa riconoscerlo ovunque, anche se dovesse indossare abiti femminili; che vorrebbe impedire alla terribile profezia di avverarsi, per poter vivere il più a lungo possibile con il suo amato. Attraverso i suoi occhi, le sue emozioni, i suoi pensieri, non scrutiamo solo nel suo animo, ma riusciamo a vedere uno dei più grandi eroi della mitologia greca con i suoi tanti pregi ma anche con i suoi difetti.
Questa sorta di nuova scrittura dell’Iliade colpisce, lascia un segno, commuove. Per me è pura bellezza.
Una lettura davvero emozionante, una di quelle che ho voluto assaporare con calma, senza fretta, perché non volevo quasi arrivare alla loro terribile sorte. Ma poi, all’ultima pagina, la bellissima immagine finale mi ha commossa moltissimo.
Un libro che amerete fino all’ultima parola, grazie a uno stile avvincente ma, a mio avviso, anche intriso di una sorta di poesia, e immagini davvero dense di bellezza.”
@marta.sognatrice su instagram (16 luglio 2020)
“La vita del Pelide Achille, l’Aristos Achaion, raccontata dall’infanzia alla fine, da Patroclo in prima persona. Un romanzo meraviglioso, scritto in maniera perfetta. Libro stupendo.”
@fabrizioesabri su twitter (23 dicembre 2019)
“Era da parecchio che non mi commuovevo per una storia d’amore. Ma stanotte, alle ultime pagine, Achille e Patroclo sono riusciti a farmi piangere. Davvero molto bello.”
@Dreamhunter72 su twitter (19 settembre 2019)
“Un libro ipnotico. La guerra di Troia come non l’abbiamo mai letta. L’amore tra Achille e Patroclo. Assolutamente imperdibile, uno dei migliori libri letti quest’anno.”
@Ro_Berta_42 su twitter (28 agosto 2019)
La canzone di Achille
Autrice: Madeline Miller
Titolo originale: The Song of Achilles
Traduttori: Matteo Curtoni, Maura Parolini
Editore: Marsilio
Genere: Romanzo storico
Collana: Universale Economica Feltrinelli
Anno edizione: 2019
Pagine: 382
Cosa scrive l’editore
Dimenticate Troia, gli scenari di guerra, i duelli, il sangue, la morte. Dimenticate la violenza e le stragi, la crudeltà e l’orrore. E seguite invece il cammino di due giovani − prima amici, poi amanti e infine anche compagni d’armi − due giovani splendidi per gioventù e bellezza, destinati a concludere la loro vita sulla pianura troiana e a rimanere uniti per sempre con le ceneri mischiate in una sola, preziosissima urna.
Madeline Miller, studiosa e docente di antichità classica, rievoca la storia d’amore e di morte di Achille e Patroclo, piegando il ritmo solenne dell’epica alla ricostruzione di una vicenda che ha lasciato scarse ma inconfondibili tracce: un legame tra uomini spogliato da ogni morbosità e restituito alla naturalezza con cui i greci antichi riconobbero e accettarono l’omosessualità.
Patroclo muore al posto di Achille, per Achille, e Achille non vuole più vivere senza Patroclo.
Sulle mura di Troia si profilano due altissime ombre che oscurano l’ormai usurata vicenda di Elena e Paride.
Libro vincitore dell’Orange Prize 2012
Citazioni tratte dal libro
Aveva davvero pensato che non lo avrei riconosciuto? Lo riconoscerei anche solo dal tocco, dal profumo, lo riconoscerei anche se fossi cieco, dal modo in cui respira, da come i suoi piedi sferzano la terra. Lo riconoscerei anche nella morte, anche alla fine del mondo.
@laculturadelcuore su instagram (28 febbraio 2021)
@emzocca su instagram (31 luglio 2020)
@marta.sognatrice su instagram (16 luglio 2020)
@theinsta_reader su instagram (20 novembre 2019)