I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Il treno dei bambini”
“Immaginiamo un treno, con i vagoni zeppi di bambini, che viaggiano soli, spaesati, curiosi, separati dal calore delle loro madri appena salutate e spaventati da quello che li attende, perché nessuno ha spiegato loro dove sono diretti. Non hanno che qualche informazione, giunta per sbaglio alle loro piccole orecchie e distorta a piacimento a seconda della fonte di provenienza.
Proviamo a dare un nome a questo treno, ‘il treno della felicità’, un progetto di solidarietà attuato nell’immediato Dopoguerra dall’idea del Comitato per la salvezza dei bimbi di Napoli per ospitare, nutrire e educare i bambini napoletani presso le famiglie più abbienti del Centro e Nord Italia.
Viola Ardone romanza la vicenda attraverso gli occhi e il cuore del piccolo Amerigo Speranza e insegna così a tutti noi che anche nel nostro Paese esistono le favole, quelle belle, che uniscono attraverso il filo della so-li-da-rie-tà il Nord e il Sud. Porta dunque alla luce una pagina sociale esemplare, finora sconosciuta o quasi.
Strumentalizzazione politica? Speculazione? Gioco di potere? Non lo so, e onestamente non mi interessa, quel che conta è che settantamila bambini vennero coinvolti in questo progetto e sottratti a una vita di stenti, fame e miseria. Del resto, i bambini so’ pezzi ‘e core.”
@books4hearts su instagram (7 febbraio 2020)
“Uno splendore. Un libro che mi ha fatto conoscere un pezzo di storia italiana di cui non si è mai parlato molto. Nel Dopoguerra, migliaia di bambini meridionali venivano accolti da famiglie del Nord in una forma di solidarietà, che oggi forse dovremmo rimpiangere. Amerigo, il protagonista, vive questa esperienza che cambia la sua vita profondamente. Un libro poetico, toccante e scritto meravigliosamente. Sicuramente tra i dieci libri più belli che ho letto quest’anno.”
@VincenzoMilani su twitter (21 dicembre 2019)
“Un libro veramente bello, poetico, toccante. Quello che più mi ha colpita di questa storia − che tratta tematiche importanti come i rapporti sentimentali tra madri e figli, i concetti sulla dignità e solidarietà in un Paese diviso in due dalla povertà, i pregiudizi tra Nord e Sud − è stato lo stile narrativo. Tutta la vicenda è raccontata attraverso gli occhi di un bambino, rendendo poetici gli aspetti più brutti della sua vita, un po’ come viene trattata la seconda guerra mondiale nel film La vita è bella, per intenderci!
Ci saranno momenti in cui sorriderete, in cui avrete voglia di essere lì e prendervi cura di tutti quei bambini, ma allo stesso tempo vi piangerà il cuore.”
@fede_in_books_land su instagram (21 dicembre 2019)
Il treno dei bambini
Autrice: Viola Ardone
Editore: Einaudi
Genere: Romanzo storico
Collana: Stile Libero Big
Anno edizione: 2019
Pagine: 248
Cosa scrive l’editore
È il 1946 quando Amerigo lascia il suo rione di Napoli e sale su un treno.
Assieme a migliaia di altri bambini meridionali attraverserà l’intera penisola e trascorrerà alcuni mesi in una famiglia del Nord; un’iniziativa del Partito comunista per strappare i piccoli alla miseria dopo l’ultimo conflitto.
Con lo stupore dei suoi sette anni e il piglio furbo di un bambino dei vicoli, Amerigo ci mostra un’Italia che si rialza dalla guerra come se la vedessimo per la prima volta. E ci affida la storia commovente di una separazione. Quel dolore originario cui non ci si può sottrarre, perché non c’è altro modo per crescere.
Citazioni tratte dal libro
Io sono figlio unico, dato che con mio fratello maggiore Luigi non abbiamo fatto in tempo a conoscerci. Non abbiamo fatto in tempo neppure con mio padre, sono nato in ritardo con tutti.
@VincenzoMilani su twitter (9 ottobre 2019)