I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Non qui, non altrove”
“Un susseguirsi di storie di nativi americani. Storie piene di disagio, tristi, frutto di un’identità svanita, calpestata, distrutta.
Un intreccio di storie che si intersecano e alla fine si ricongiungono in un epilogo per nulla salvifico. Scritto molto bene.”
@raf_rob su twitter (14 giugno 2019)
Non qui, non altrove
Autore: Tommy Orange
Titolo originale: There There
Traduttore: Stefano Bortolussi
Editore: Frassinelli
Genere: Moderna e contemporanea
Anno edizione: 2019
Pagine: 326
Cosa scrive l’editore
Ogni anno, a Oakland, in California, gli indiani d’America organizzano un raduno, una grande festa della nazione perduta e impossibile da dimenticare.
Ogni anno, oltre le perline colorate, le penne fra i capelli e il folklore turistico delle riserve, migliaia di nativi del Nordamerica confluiscono lì da altre città, dove vivono senza sentirsi mai a casa. Si ritrovano per cercare l’uno nell’altro una patria, per riavere un luogo che, almeno per un giorno, sia di nuovo solo loro. E ognuno lo fa a modo suo.
Il giovane Dene tiene viva la memoria dello zio raccogliendo testimonianze per un documentario. Edwin entra a far parte dell’organizzazione del powwow, come i nativi chiamano l’evento, per conciliare le sue origini miste. Jacquie cerca di riprendere le fila della sua vita disperata attraverso quella famiglia che non sa più di avere. E così, insieme agli altri formidabili personaggi che popolano il romanzo, con le loro storie maledette e potenti che si intrecciano l’una all’altra, quegli uomini e quelle donne si preparano a vivere una giornata speciale, che si rivelerà fatale per tutti.
Non qui, non altrove è il ritratto meraviglioso di un’America che quasi nessuno di noi conosce. È memoria, spiritualità e bellezza, identità, violenza e riscatto. È la storia di una nazione e del suo popolo, la rabbia e la nostalgia per un qui che abbiamo considerato nostro e custodiamo nel cuore, ma che in qualche modo, portandocelo via, altri ci hanno costretto a chiamare altrove.