In questa pagina trovi tutti i libri di narrativa che ci sono stati segnalati via social (facebook, instagram e twitter) per l’iniziativa di promozione della lettura #miolibro2019.
Abbiamo elencato i testi scelti dai membri della nostra community in ordine cronologico di ricezione, suddividendoli nei sottogeneri fantasy, gialli & noir, horror, romanzo rosa e romanzo storico. Quando il titolo è cliccabile puoi approfondire leggendo altri commenti sul medesimo libro che erano già presenti nella nostra Library.
Vorremmo indurti a “spulciare” tra un titolo e l’altro, proprio come faresti alla bancarella di un mercatino dell’usato o a un angolo di bookcrossing, dove avresti anche la possibilità di incontrare chi ha letto il libro prima di te e di chiedergli un parere personale in merito.
Fantasy
Nevernight
di Jay Kristoff (Mondadori, 2019)
“Era tantissimo che non leggevo fantasy, non riuscivano più a catturarmi… beh, con Nevernight, ho riso, pianto, fatto le sei del mattino e quando l’ho chiuso è stato come dire addio ad amici. Ne ho nostalgia.”
Ele Lancy su facebook (2 dicembre 2019)
* La trilogia Nevernight include i volumi Mai dimenticare, I grandi giochi e Alba oscura.
Vita Nova
di Livio Gambarini (Acheron Books, 2018)

“Questo è il #miolibro2019 perché, oltre a essere scritto in modo ineccepibile, è riuscito a fondere due mie passioni: il fantasy e Dante Alighieri e le sue opere.”
@RFantazzini su twitter (6 dicembre 2019)
* Vita Nova è il secondo volume della trilogia Eternal War, che contempla anche Gli eserciti dei santi, Il sangue sul giglio.
Gialli & Noir
Kippur
di Faye Kellerman (Cooper, 2012)

“L’avevo in casa da tempo e mi è letteralmente caduto in mano durante la periodica pulizia degli scaffali. È un thriller incredibilmente crudo, genere che non mi piace affatto, ma devo dire che mi ha tenuta incollata alle pagine. Non ne leggerò altri, ma ne è valsa la pena.”
Adriana Mapelli su facebook (2 dicembre 2019)
Hannibal
di Thomas Harris (Mondadori, 2017)

“Ho visto il film, amo incondizionatamente Anthony Hopkins e, appena ho trovato il libro, volevo vedere se il film fosse simile. Lo è abbastanza. Solo il finale è un po’ diverso.”
Elena Hrishka su facebook (3 dicembre)
Dio di illusioni
di Donna Tartt (Rizzoli, 2014)

“Molto difficile scegliere un solo libro, ma per il significativo intreccio dell’amicizia dei personaggi e per il coinvolgimento del lettore opto per Dio di illusioni.”
Rosella Briguglio su facebook (6 dicembre)
Horror
La scomparsa dell’Erebus
di Dan Simmons (Mondadori, 2008)

“Dopo alcuni giorni di riflessione ho deciso che il #miolibro2019 è La scomparsa dell’Erebus di Dan Simmons. Un libro che intreccia una tragica storia vera con la mitologia Inuit, il brivido della scoperta e la paura dell’ignoto. Coinvolgente fino all’ultima pagina.”
@ilibrididelia su twitter (8 dicembre 2019)
Romanzo rosa
Il cavaliere d’inverno
di Paullina Simons (Rizzoli, 2012)

“Scelgo questo libro perché credo nell’amore incondizionato.”
Roberta Dordei su facebook (3 dicembre 2019)
“Oltre a essere una bellissima, indimenticabile storia d’amore, coniuga perfettamente storia e guerra. E alla fine ci lascia con il cuore prosciugato, ma pieno di speranza.”
Maura Grignolo su facebook (5 dicembre 2019)
Il canto del salice d’argento
di Gabriel Wolf (Independently Published, 2019)

“Wolf fa un compendio di cose che sappiamo, abbiamo letto qua e là e miracolosamente torna tutto e tutto si ricompone: la magia dei Celti, l’Inghilterra vittoriana, la colonizzazione dell’Africa, il destino dei discendenti di Napoleone e poi l’amore, l’amore, l’amore. Quello condannato, un tempo, perché innaturale, ma che è ‘forte come la morte, e le acque non lo spegneranno ….’. Sì, c’è anche la morte, ma qui alla fine non fa paura. Un libro che mi ha molto colpito, anche per la struttura della trama, insolita e sorprendente.”
Laura Radiconcini su facebook (6 dicembre 2019)
* Il canto del salice d’argento è il secondo volume della serie Frammenti di luce, che contempla anche Lily e la maledizione del rogo d’autunno.
Romanzo storico
M. Il figlio del secolo
di Antonio Scurati (Bompiani, 2019)

“Mi ha fatto riflettere molto, mi ha fatto conoscere fatti che ignoravo, mi ha aperto gli occhi su molti aspetti della storia e della politica che, colpa mia, non riuscivo a vedere. Oltretutto, è scritto davvero benissimo: nonostante la mole e il tema affrontato, è scorrevole e assolutamente non pesante.”
Lorenza Grande su facebook (2 dicembre 2019)
La cattedrale del mare
di Idelfonso Falcones (Longanesi, 2007)

“Leggere questo libro è stato come essere lì, sentire i dolori, vivere i soprusi, e godere della rivincita. Peccato che il seguito, Gli eredi della terra, sia fermo lì, sul mio comodino, a 200 pagine dalla fine.”
Stella Vian su facebook (2 dicembre 2019)
Il nome della rosa
di Umberto Eco (Bompiani, 2019)

“Scelgo questo libro principalmente perché riuscire a leggerlo è stata per me una vera conquista (la prima volta che ci provai, tanti anni fa, da adolescente, rinunciai dopo poche pagine e non ho più osato ritentare fino a quest’anno). Poi perché è un libro ‘totale’, in cui si trova di tutto: un giallo appassionante, un trattato di filosofia e teologia, un manuale di storia. Ed è scritto magistralmente.”
Serena Monteverdi su facebook (4 dicembre 2019)
Tutta la luce che non vediamo
di Anthony Doerr (Rizzoli, 2016)

“È stato un anno di letture pazzesche, credo uno dei migliori sotto questo punto di vista. Ma al momento, se devo nominare una sola lettura, non può che essere questa. Un Premio Pulitzer meritatissimo, una storia di una delicatezza disarmante e al contempo estremamente dura.
Due ragazzini dalla sensibilità straordinaria che si ritrovano catapultati al centro della seconda guerra mondiale. È uno di quei libri che ti frugano nell’anima, che ti conquistano e che ti lasciano orfano una volta terminati.
Perché alla fine non puoi più rinunciare alla piccola Marie-Laure, destinata alla cecità, né a Werner, ragazzino tedesco dall’intelligenza e sensibilità smisurate. E al tutto si affianca una scrittura meravigliosa, sensoriale, che sa rendere le immagini plastiche e folgoranti. Non si parla abbastanza di questo libro, non so perché. Se non lo avete ancora letto, accorrete, io ve lo consiglio senza riserve.”
@giridiparole_2.0 su instagram (5 dicembre)
Il treno dei bambini
di Viola Ardone (Einaudi, 2019)

“Un libro veramente bello, poetico, toccante. Quello che più mi ha colpita di questa storia, che tratta tematiche importanti come i rapporti sentimentali tra madri e figli, i concetti sulla dignità e solidarietà in un Paese diviso in due dalla povertà, i pregiudizi tra Nord e Sud, è stato lo stile narrativo. Tutta la vicenda è raccontata attraverso gli occhi di un bambino, rendendo poetici gli aspetti più brutti della sua vita, un po’ come viene trattata la seconda guerra mondiale nel film La vita è bella per intenderci!
Ci saranno momenti in cui sorriderete, in cui avrete voglia di essere lì e prendervi cura di tutti quei bambini, ma allo stesso tempo vi piangerà il cuore.”
@fede_in_books_land su instagram (21 dicembre 2019)
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