I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Persone normali”

“Ragazzi in Irlanda, classi sociali differenti, destinati a essere per sempre amanti o per sempre amici, si perdono e si ritrovano più volte. Saranno capaci di volersi bene? Un bel romanzo di crescita, che narra di un legame messo alla prova, ma che resiste. Consigliato.”
@michelegriggi su twitter (26 luglio 2020)
“La tormentata storia d’amore tra Marianne e Connell vi lacererà nel profondo. Imperdibile, dovete leggerlo per capire. Complimenti alla giovanissima autrice, scrive come un autore navigato: ha sicuramente un Dono.”
@Ro_Berta_42 su twitter (9 settembre 2019)
“Una storia d’amore non ‘normale’, e per questo perfettamente ‘normale’, investe totalmente i due protagonisti. Connell e Marianne lottano contro se stessi, le loro ossessioni, la paura di amare e del giudizio altrui. L’amore, con le sue nevrosi e le sue dipendenze, invece di essere accolto dai due giovani viene costantemente combattuto. Una storia contemporanea, viva e a tratti morbosa… ma che incanta.”
@gioallure su instagram (19 giugno 2019)
Persone normali
Autrice: Sally Rooney
Titolo originale: Normal people
Traduttore: Maurizia Balmelli
Editore: Einaudi
Genere: Moderna e contemporanea
Collana: Supercoralli
Anno edizione: 2019
Pagine: 315
Cosa scrive l’editore
Connell e Marianne frequentano la stessa scuola di Carricklea, un piccolo centro dell’Irlanda rurale appena fuori Sligo. A parte questo, non hanno niente in comune. Lei appartiene a una famiglia agiata e guasta che non le fa mancare nulla tranne i fondamenti dell’amore e del rispetto. Lui è il figlio di una donna pratica e premurosa che per mantenerlo fa la domestica in casa d’altri (quella della madre di Marianne).
Nell’inventario di vantaggi e svantaggi, l’inferiorità economica di Connell è bilanciata sul piano sociale. Lui è il bel centravanti della squadra di calcio della scuola e fra i compagni è molto amato, mentre Marianne, che nella pausa pranzo legge da sola Proust davanti agli armadietti, è quella strana ed evitata da tutti.
Se la loro fosse una battaglia, o anche solo una sequenza di scaramucce amorose, si potrebbe dire che le frecce al loro arco si equivalgono. Ma Connell e Marianne sono “come due pianticelle che condividono lo stesso pezzo di terra, crescendo l’una vicino all’altra, contorcendosi per farsi spazio, assumendo posizioni improbabili”: nella loro crescita, si appoggiano e si scavalcano, si fanno molto male ma anche molto bene, e la sofferenza che si procurano non è che boicottaggio di sé.
Certo, la ferocia informa tutti i rapporti di potere che vigono fra i personaggi, nella piccola scuola di provincia come nel prestigioso Trinity College cui entrambi i ragazzi accedono, nelle dinamiche di genere come negli equilibri famigliari. Perfino in quelle dicotomie sommarie che tanto Connell quanto Marianne subiscono, e in cui essi stessi indulgono: quelle fra persone gentili e persone crudeli, fra brave persone e persone cattive, corrotte, sbagliate, fra persone strane e persone normali.
In un modo o nell’altro entrambi aspirano alla normalità, Connell per un’innata benché riprovevole pulsione di conformità, Marianne forse per sfuggire a quella cruda e pervasiva sensibilità che tanto dolore le causa e che facilmente vira all’autodistruttività.
C’è Jane Austen in queste pagine, la forza del suo dialogo, la violenza sotterranea delle sue relazioni, e l’omonimia di Marianne con l’eroina del suo romanzo più celebre ne è un indizio. Per anni Marianne e Connell si ruotano intorno “come pattinatori di figura”, rischiando la vita e salvandosela, chiedendosi, promettendosi, negandosi, dimostrandosi che quella che li lega è una storia d’amore. La conclusione è un capolavoro di tenera e dolente maturità, per un’autrice oggi ventottenne che a ogni nuovo passo sbaraglia tutte le aspettative.
Libro vincitore del Costa Novel Award 2019
Citazioni tratte dal libro
Sentirsi così completamente in balia di un’altra persona era strano, ma anche molto normale. Nessuno può essere del tutto indipendente dagli altri, ha pensato, per cui forse valeva la pena smettere di provarci e lanciarsi nella direzione opposta, dipendere dagli altri per tutto, lasciare che loro dipendessero da noi, perché no.
@gioallure su instagram (19 giugno 2019)
[…] questo della Choi, scritto con uno stile che inizialmente ricorda Persone normali dell’irlandese Sally Rooney e che, in un secondo momento, prende tutta un’altra piega, sorprendendo e intrattenendo. Molto […]