I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Il lamento del prepuzio”
“I personaggi di Auslander vivono sempre in realtà che fanno fatica a capire. In questo romanzo, per esempio, il protagonista non comprende perché la sua vita debba essere condizionata dalla religione. Ce lo spiega in modo schietto, con un’ironia disarmante che non lascia scampo a nessun moralismo.”
@MiaNonnaFuma su twitter (3 maggio 2020)
“Ironica, irrispettosa, dissacrante, divertente critica sulla ricerca della propria identità quando si è cresciuti in un ambiente religioso ortodosso. Un racconto autobiografico che spesso ricorda l’ironia di Woody Allen. Anche perché, come dice Auslander alla fine, ‘Io ci credo in Dio'”.
@raf_rob su twitter (31 maggio 2019)
Il lamento del prepuzio
Autore: Shalom Auslander
Titolo originale: Foreskin’s Lament
Traduttrice: Elettra Caporello
Editore: Guanda
Genere: Autobiografie
Collana: Tascabili Guanda
Anno edizione: 2011
Pagine: 272
Cosa scrive l’editore
Cresciuto in una comunità ebrea ortodossa nello stato di New York, fra mille divieti e sotto la costante minaccia di un Dio vendicativo, Shalom Auslander ha fatto di tutto per affrancarsi da quell’ambiente, eppure si ritrova, anche da adulto, a lottare per scrollarsi di dosso la sua ossessione.
Perché lui crede, e non può fare a meno di credere, in un Dio personale. È convinto che Dio ce l’abbia “personalmente” con lui: dai tempi delle prime disastrose esperienze con le ragazze, ai due anni trascorsi in una scuola religiosa di Gerusalemme per adolescenti ebrei irrequieti, fino ai mille traslochi insieme alla moglie alla ricerca della loro personale Terra promessa, l’autore ripercorre le tappe di un percorso di formazione a ostacoli.
Shalom Auslander ha scritto un memoir esilarante e dissacrante, il ritratto irresistibile di una famiglia e di una comunità, la storia di una ribellione (quasi) impossibile.
Citazioni tratte dal libro
Avevo passato tutta la mia vita nelle yeshivot, una scimmia nella Trappola ortodossa di Dio. Anche se apparivo perfetto per la parte con i miei pantaloni neri, la camicia bianca buttondown, il cappello di feltro nero, cominciavo a sentirmi sempre memo Gerusalemme e sempre più Gomorra.
@raf_rob su twitter su twitter (31 maggio 2019)
[…] breve favolosa vita di Oscar Wao di Junot Díaz, JPod di Douglas Coupland e Il lamento del prepuzio di Shalom Auslander. Consiglierei questi libri perché tra le mie letture preferite sono i più […]