I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “I poeti morti non scrivono gialli”
“Cosa succede se a un talentuoso ma poco conosciuto poeta viene chiesto di scrivere un giallo? Che probabilmente diventerà egli stesso protagonista del romanzo: come vittima. La trama è originale, ma è stato troppo facile capire chi fosse l’assassino!”
@StregadelVento su twitter (4 marzo 2019)
I poeti morti non scrivono gialli. Una specie di giallo
Autore: Björn Larsson
Titolo originale: Döda poeter skriver inte kriminalromaner. Ett slags kriminalroman
Traduttrice: Katia De Marco
Editore: Iperborea
Genere: Gialli & Noir
Collana: Ombre
Anno edizione: 2011
Pagine: 360
Cosa scrive l’editore
Un’opaca sera di febbraio, l’editore Karl Petersén raggiunge impaziente il porto di Helsingborg. Nella ventiquattrore una bottiglia di champagne e un contratto per il poeta Jan Y. Nilsson, a cui ha chiesto di scrivere un giallo, sicuro bestseller già venduto ai più prestigiosi editori d’Europa.
Ma il poeta accetterà di firmare? Si piegherà alle basse leggi di quel mercato che, con la sua ricerca di una poesia alta ed essenziale, ha sempre snobbato? La risposta è definitiva: Petersén trova Jan Y. impiccato a bordo del peschereccio in cui viveva. Si è suicidato? Il commissario Barck non ha dubbi: i poeti si uccidono, non vengono uccisi.
Eppure i motivi per farlo fuori non mancano, a cominciare dal lauto compenso che Jan Y. avrebbe presto incassato e dal materiale scottante sugli squali della finanza che il suo romanzo era pronto a denunciare.
Nell’età dell’oro dei thriller, Björn Larsson scrive “una specie di giallo” che è un gioco letterario di raffinata ironia e autoironia, per indagare l’essenza stessa della scrittura e della vocazione artistica. In una sferzante satira di un mondo editoriale all’isterica ricerca del prossimo successo, solo un “poliziotto-poeta” è in grado di scoprire le associazioni nascoste, di rivelare l’inatteso, di afferrare le verità che si celano dietro le apparenze.