I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Cime tempestose”
“Atmosfere cupe, passioni che sfociano in ossessioni in un romanzo che è un classico della letteratura. Una di quelle opere che sono state, sono e molto probabilmente saranno tra i capisaldi della cultura umana, una di quelle letture da molti considerate imprescindibili, uno di quei libri mattone con cui si edifica la letteratura mondiale. Ma, proprio come un mattone, può risultare pesante. Una pesantezza che poco o nulla ha a che vedere con la negatività: voglio dire, non necessariamente tutto ciò che è pesante è noioso, o brutto, o indigesto. Pesante è anche ciò che è solido, ciò che è persistente e resistente, ciò che stabile e sicuro e certo. […]
Cime tempestose è indubbiamente un gran libro, lo testimonia la sua attualità a distanza di oltre 170 anni dalla prima pubblicazione, ed è scritto in modo magistrale: le descrizioni degli ambienti, dei personaggi, sono meravigliose, opere d’arte con cui le parole dipingono nella mente del lettore immagini vivide e di grande realismo; i caratteri di Catherine, Heathcliff, Edgar, Hindley, Hareton, Nelly, Isabella sono delineati alla perfezione. Il lettore arriva a conoscerli personalmente, pagina dopo pagina, a parteggiare per alcuni e a odiarne altri, ma giunge anche a provare pietà − quella pietas dalla radice romana, antica e profonda − per il vissuto di queste donne e uomini, provati dalla vita e dai sentimenti che tanto spesso li braccano, li attanagliano, li dilaniano.”
@songase975 su twitter (31 ottobre 2019)
“Crudele ed emozionante, è uno dei miei classici preferiti. Non c’è un motivo in particolare che mi spinge a citarlo oggi, l’ho ricordato per caso, ascoltando una vecchia canzone di Kate Bush in un programma di musica degli anni Ottanta sulla BBC. Un libro che mi ha particolarmente colpito perché etichettato come ‘tipico classico per un pubblico femminile’. Invece io lo considero un ‘classico universale’, adatto a chiunque, per lo stile, la storia e le forti emozioni che mi ha provocato.”
@MiaNonnaFuma su twitter (6 giugno 2019)
Cime tempestose
Autrice: Emily Brontë
Titolo originale: Wuthering Heights
Traduttrice: Laura Noulian
Editore: Feltrinelli
Genere: Classici
Collana: Universale Economica
Anno edizione: 2014
Anno prima edizione: 1847
Pagine: 428
Cosa scrive l’editore
Un romanzo in cui domina la violenza sugli uomini, sugli animali, sulle cose, scandito da scatti di crudeltà sia fisica sia, soprattutto, morale. Un romanzo brutale e rozzo – sono gli aggettivi utilizzati dalla critica dell’epoca – che scuoteva gli animi per la sua potenza e la sua tetraggine e che narra il consumarsi di un’inesorabile (sino a un certo punto) vendetta portata avanti con fredda meticolosità dal disumano Heathcliff.
Cime tempestose è un romanzo selvaggio, originale, possente, si leggeva in una recensione della North American Review, apparsa nel dicembre del 1848, e se la riuscita di un romanzo dovesse essere misurata unicamente sulla sua capacità evocativa, allora Wuthering Heights può essere considerata una delle migliori opere mai scritte in inglese.
Tomasi di Lampedusa esprimeva il suo entusiastico e ammirato giudizio su Cime tempestose: ‘Un romanzo come non ne sono mai stati scritti prima, come non saranno mai più scritti dopo. Lo si è voluto paragonare a Re Lear.
Ma, veramente, non a Shakespeare fa pensare Emily, ma a Freud; un Freud che alla propria spregiudicatezza e al proprio tragico disinganno unisse le più alte, le più pure doti artistiche.
Si tratta di una fosca vicenda di odi, di sadismo e di represse passioni, narrate con uno stile teso e corrusco spirante, fra i tragici fatti, una selvaggia purezza.
Dall’introduzione di Frédéric Ieva