I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “La doppia madre”
“Può un bambino di tre anni ricordare la madre da cui lo hanno separato da mesi? Può. Ennesimo straordinario romanzo di Bussi, che sorprende fino all’ultima pagina. Geniale!”
@Ro_Berta_42 su twitter (13 giugno 2019)
“Un bambino di tre anni ascolta ogni sera una storia che gli racconta il suo peluche e si convince che sua madre non sia quella vera. Uno psicologo gli crede. Romanzo sorprendente di quel geniaccio di Bussi.”
@fabrizioesabri su twitter (10 giugno 2019)
“Normandia, provincia profonda. Un bimbo confida a maestra e psicologo scolastico che la sua mamma vera non è quella che loro conoscono. Una poliziotta indaga. Niente è come sembra. Buon giallo di impianto classico.”
@Sabri_book su twitter (12 maggio 2019)
La doppia madre
Autore: Michel Bussi
Titolo originale: Maman a tort
Traduttore: Alberto Bracci Testasecca
Editore: edizioni e/o
Genere: Gialli & Noir
Collana: Dal Mondo
Anno edizione: 2018
Pagine: 484
Cosa scrive l’editore
L’azione dell’inconsueto thriller si svolge a Le Havre, importante porto commerciale francese sulla costa della Manica: moli immensi, piramidi di container, dighe, bacini di compensazione, piroscafi, gru, e in mezzo a tutto questo le difficili condizioni di vita dei portuali, sempre più sostituiti da macchine, la disoccupazione, lo spettro della fame.
È in questo contesto che, spinti dalla speranza di una vita migliore, quattro amici d’infanzia si mettono nelle mani di un balordo di professione per compiere la rapina del secolo.
A occuparsi del caso è Marianne Augresse, quarantenne funzionaria di polizia con una passione sfegatata per i bambini, coadiuvata dallo psicologo per l’infanzia Vasil Dragonman.
La sua inchiesta è una lotta contro il tempo per acciuffare il cervello della banda, che nella sua fuga si lascia dietro una scia di cadaveri, e recuperare la refurtiva.
Ma chi è lo spietato killer? E dov’è finito il malloppo? L’unico a saperlo è il piccolo Malone, un bambino di tre anni che dialoga col suo peluche.