I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Essere una macchina”
“Libro abbandonato per sfinimento a pagina 102. Gli argomenti trattati non mi hanno coinvolto: transumanesimo, corpi e teste congelate, intelligenza artificiale e corpo separato dai dati. Non ho avuto voglia di saperne di più. Sarà per un altra volta.”
@sandrosignorell su twitter (24 aprile 2019)
Essere una macchina. Un viaggio attraverso cyborg, utopisti, hacker e futurologi per risolvere il modesto problema della morte
Autore: Mark O’ Connell
Titolo originale: To Be a Machine. Adventures Among Cyborgs, Utopians, Hackers, and the Futurists Solving the Modest Problem of Death
Traduttore: Gianni Pannofino
Editore: Adelphi
Genere: Attualità
Collana: La Collana dei Casi
Anno edizione: 2018
Pagine: 260
Cosa scrive l’editore
Questo libro è un viaggio straordinario, proprio nel senso in cui lo erano quelli di Jules Verne. Tutto quanto O’Connell racconta sembra frutto di una fantasia vagamente allucinata. Solo che non lo è.
I cilindri d’acciaio nel capannone criogenico vicino all’aeroporto di Phoenix contengono davvero i primi corpi umani in attesa di risvegliarsi in un futuro simile all’eternità.
Ray Kurzweil, uno dei cervelli di Google, inghiotte davvero 150 pillole al giorno, convinto di vivere a tempo indeterminato. Elon Musk o Steve Wozniak sono serissimi quando dichiarano che di qui a poco la nostra mente potrà essere caricata su un computer, e da lì assumere una quantità di altre forme, non necessariamente organiche.
Sì, il viaggio di O’Connell fra i transumanisti – fra coloro che sostengono che, nella Singolarità in cui stiamo entrando, i nostri concetti di vita, di morte, di essere umano andranno ripensati dalle fondamenta – porta molto più lontano di quanto a volte vorremmo. Regala sequenze indimenticabili, come la visita alla setta di biohacker che tentano di trasformarsi in cyborg. E apre uno dei primi, veri squarci sulla destinazione di una parte degli immani proventi accumulati nella Silicon Valley.
Che possibilità reali abbiamo di vivere mille anni? chiede a un certo punto O’Connell a un guru del movimento, Aubrey de Grey. “Qualcosa più del cinquanta per cento” si sente rispondere. “Molto dipenderà dal livello dei finanziamenti”.