I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Ruggine americana”
“Romanzo denso e solido, una storia di formazione e crescita a volte disperata e a volte senza speranza. La ruggine del titolo è fisica e allo stesso tempo iconica e mentale, il ritratto degli Usa e di due generazioni in crisi. Di certo non una lettura leggera e spensierata, ma ben scritto e coinvolgente. Qualche pausa qua e là, ma in quasi quattrocento pagine la cosa non disturba troppo.”
@ziopasquy su twitter (15 aprile 2019)
Ruggine americana
Autore: Philipp Meyer
Titolo originale: American Rust
Traduttrice: Cristiana Mennella
Editore: Einaudi
Genere: Moderna e contemporanea
Collana: Super ET
Anno edizione: 2014
Pagine: 359
Cosa scrive l’editore
A Buell, in Pennsylvania, il sogno americano prende la ruggine accanto alle fabbriche chiuse e alle acciaierie dimesse.
Il lavoro che se ne va lascia dietro di sé una comunità, in cui la fine del sogno di una nazione si ripete, ogni giorno, nei sogni infranti dei suoi abitanti. Come quelli di Isaac English: vent’anni, timido, insicuro, ha il cervello di un genio ma il college rimane un sogno da quando la madre si è suicidata e lui, qualche tempo dopo, ha tentato di imitarla. Sarebbe morto se non l’avesse salvato Billy Poe.
Billy, da parte sua, non è molto sveglio, ma in compenso è grande e grosso: a scuola era un campione di football tanto da guadagnarsi una borsa di studio per l’università.
Poi un giorno, dopo anni passati ad accudire il padre invalido, Isaac decide di scappare di casa e partire per la California. Appena fuori città si imbatte nell’amico Billy e quando scoppia un temporale decidono di ripararsi in un capannone abbandonato: l’incontro con tre senzatetto darà inizio a un’imprevedibile catena di eventi che segneranno per sempre le vite di Isaac, Billy e degli altri personaggi.