I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Delitto alla Scala”
“La scoperta di una nuova opera lirica getta nello scompiglio il Teatro alla Scala di Milano. Intrighi, gelosie e vendette sono solo alcuni degli ingredienti di questo romanzo giallo. Alla domanda se mi è piaciuto risponderei nì… Ho apprezzato molto i personaggi, ben delineati e con caratteristiche poliedriche. La storia, però, è un po’ lenta in alcune parti: avrei tagliato alcuni dialoghi prettamente incentrati sulla musica e gli spartiti, difficili da capire per i non addetti ai lavori.”
@ilibrididelia su twitter (11 aprile 2019)
Delitto alla Scala. Il commissario Abdul Calì indaga nel tempio della lirica
Autore: Franco Pulcini
Editore: Ponte alle Grazie
Genere: Gialli & Noir
Collana: Scrittori
Anno edizione: 2016
Pagine: 417
Cosa scrive l’editore
Milano, novembre di un futuro prossimo. Su un balcone del Teatro alla Scala viene assassinato il direttore d’orchestra che avrebbe dovuto dirigere la Prima, la mitica serata mondana del 7 dicembre.
L’opera in programma è L’Arianna di Monteverdi, il cui manoscritto, dato a lungo per disperso, è stato ritrovato da poco. Il titolo gode di fama iettatoria e già nei tempi antichi aveva portato sciagure. Una nuova tragedia avvolge così la prima opera tragica della storia.
Ma quest’Arianna è davvero l’originale del 1608? O il manoscritto è un banale falso che potrebbe essere smascherato dall’ascolto?
Manca solo un mese all’inaugurazione, la situazione è drammatica, ma la macchina teatrale non si può fermare. Se non si salva lo spettacolo, l’onore della Scala è in gioco.
Incaricato delle indagini è Abdul Cali, commissario arabo-siciliano, che non ha mai messo piede nel tempio della musica. Dovrà inventarsi i metodi per dipanare la matassa dove si annodano fosche passioni da palcoscenico, invidie, nervosismi, reticenze, interessi erotici ed economici.
Un’immersione nel più sovraeccitato narcisismo artistico, quello dell’opera lirica, dove le star non si placano mai. Un mondo popolato di astute primedonne, al cui confronto ogni altro artista è un figurante. Insensibili al sangue versato alla vigilia della Prima, si nascondono fino all’ultimo all’ombra dell’ipocrita necessità dello show-must-go-on.