I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “L’uomo delle castagne”

“A una settimana dalla pensione, un anziano agente di polizia si ferma davanti a una fattoria, dove vede un maiale morto lasciato lì. Qualcosa non va. Aprendo la porta d’ingresso, trova sangue, sangue ovunque: un cadavere mutilato e altri corpi da scavalcare. Cammina fino all’ultima stanza, dove centinaia di omini fatti di castagne e fiammiferi lo guardano ciechi. Molti anni dopo, alcune donne vengono mutilate e uccise. In apparenza non ci sono legami tra loro, ma su entrambe le scene del crimine vengono trovati gli omini di castagne. Cosa lega questi nuovi efferati omicidi al vecchio caso irrisolto del passato?
Un romanzo d’esordio straordinario: crudo, cruento, che mi ha ricordato in tutto e per tutto il mio adoratissimo Jo Nesbø. Una scrittura lineare, scorrevole, accattivante, ansiogena. Impeccabile e consigliatissimo.”
@theinsta_reader su instagram (23 settembre 2019)
L’uomo delle castagne
Autore: Søren Sveistrup
Titolo originale: Kastanjemanden
Traduttore: Bruno Berni
Editore: Rizzoli
Genere: Gialli & Noir
Collana: Rizzoli Narrativa
Anno edizione: 2019
Pagine: 560
Cosa scrive l’editore
Un navigato agente di polizia, a una settimana dalla pensione, si ferma davanti alla fattoria di un vecchio conoscente, nei dintorni di Copenaghen. Qualcosa non va. Un maiale morto lasciato lì. Non si fa così, in campagna. Apre la porta d’ingresso, socchiusa, con due dita, come nei film. Per vedere una cosa che non avrebbe mai voluto vedere: sangue, un cadavere mutilato, altri corpi da scavalcare. Cammina fino all’ultima stanza, dove centinaia di omini fatti di castagne e fiammiferi – infantili, incompleti, deformi – lo guardano ciechi. Stravolto, si chiude la porta alle spalle, senza sapere che l’assassino lo sta fissando.
Così si annuncia, spaventosa, la storia dell’Uomo delle castagne, un thriller di grande livello, il primo romanzo di Søren Sveistrup, autore della serie tv “The Killing” – il cult mondiale che ha appassionato milioni di spettatori – e sceneggiatore dell’Uomo di neve, il film tratto dal romanzo di Jo Nesbø.
Un’invenzione narrativa complessa, un assassino disumano che si muove nel fondo di questo libro con una cupezza senza eguali, un’indagine condotta con angosciata bravura da due detective – uomo e donna, lui e lei – costretti a scendere mille gradini per comprendere come un’ossessione perfetta può deviare la mente di un individuo. Nemmeno Hitchcock. Perché poi un grande thriller nasce soltanto da un magnete, un chiavistello del male che attira, che vi attira inesorabilmente là, nella stanza degli omini che dondolano. Un capitolo vi lascerà il gusto di essere su una pista possibile e il seguente vi dirà di cambiare strada. Perché l’Uomo delle castagne ha pensato a tutto e ricorda ogni cosa. Gli altri, finti innocenti, hanno dimenticato.