I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “La banda dei brocchi”
“Storie agrodolci sullo sfondo dell’Inghilterra negli anni Settanta. So che molti lo amano, ma Jonathan Coe non mi entusiasma. Mi ‘prende’ in maniera limitata. Comunque, contenta di averlo letto.”
@BooksPrincess su twitter (7 aprile 2019)
La banda dei brocchi
Autore: Jonathan Coe
Titolo originale: The Rotters’ Club
Traduttore: Roberto Serrai
Editore: Feltrinelli
Genere: Moderna e contemporanea
Collana: Universale Economica
Anno edizione: 2008
Pagine: 384
Cosa scrive l’editore
Trotter, Harding, Anderton e Chase: sembra il nome di un prestigioso studio legale; in realtà si tratta di un quartetto di giovani amici, che frequenta un liceo elitario di Birmingham, quel tipo di scuola che preleva giovani intelligenti dal loro background ordinario e li fa atterrare in una classe sociale diversa da quella dei loro genitori. I ragazzi sono destinati a Cambridge e Oxford, a carriere importanti, mentre i loro genitori rimangono impantanati nel loro mondo di matrimoni sciovinisti, scontri sindacali, guerre di classe e di razza, di ignoranza culturale.
Siamo negli anni Settanta, anni completamente marroni, come scrive Coe, dove s’incastrano sconvolgimenti sociali, lotte politiche, attentati dell’IRA, nuove richieste culturali. Su questo mare in tempesta cercano di destreggiarsi, con alterne fortune, i quattro ragazzi.
A fianco di questo ristretto gruppo di amici, si muovono altre figure, non meno interessanti e ben delineate, che aiutano a definire l’atmosfera e il sapore di quegli anni. Perché è anche l’epoca a rendersi protagonista: sono anni di grandi speranze egualitarie, di nuova musica, di grandi esperimenti sociali, di altrettanto grandi delusioni. Anni volutamente dimenticati, ma ancora strettamente legati ai nostri.
Divertente, pungente e teneramente romantico, La banda dei brocchi fa per gli anni Settanta ciò che La famiglia Winshaw, altro romanzo di Coe, ha già fatto per gli anni Ottanta.