I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “La pioggia prima che cada”

“Storia di rara durezza, a cui è difficile restare indifferenti. Attraverso la voce registrata di un’anziana signora, la quale descrive alcune fotografie a Imogen, una giovane cieca, ripercorriamo la storia della sua vita e quella di ben tre generazioni di madri e figlie.
Gli uomini sono quasi assenti, o relegati in secondo piano, protagoniste sono le donne ed è quasi incredibile pensare che sia stato un uomo a scrivere questo romanzo.
La pioggia prima che cada è un racconto intimo, che dà spazio alle emozioni. È una storia struggente, che parla di temi delicati con semplicità e rispetto.
La prosa di Coe è elegante e suggestiva, davvero in grado di creare immagini nitide nella mente. Il mio giudizio è positivo.”
@ioviaggioleggendo su instagram (8 giugno 2020)
“La zia Rosamond è morta nella sua casa nello Shropshire, dove viveva da sola dopo la morte di Ruth, la pittrice che era stata la sua compagna di vita. Nel testamento lascia i suoi beni ai due nipoti, Gill e David, e a una certa Imogen.
Gill ricorda vagamente Imogen, una deliziosa bimbetta, cieca, vista per l’ultima volta più di vent’anni prima. Deve trovarla, ma non sa da dove cominciare. La zia le ha lasciato delle cassette con la registrazione delle sue memorie: Gill parte da lì e scoprirà una storia tristissima, dolorosa e inaspettata.
Questo romanzo è bellissimo, molto amato e conosciutissimo, perché ha un forte impatto emotivo sul lettore. Ci troviamo in presenza di una storia che fa arrabbiare, rattristare, innamorare, e di cui ogni lettore ha una percezione totalmente diversa: ognuno cerca e trova ciò che più desidera tra le pagine che legge.
Il titolo, fortemente evocativo, si riferisce a un concetto astratto e impossibile − quello di percepire la pioggia prima che cada − così come l’essere umano vive in una condizione ineluttabile e precaria, fatta di una caducità alla quale è impossibile sottrarsi.
Bellissimo e consigliatissimo, ma da leggere con la giusta predisposizione d’animo.”
@theinsta_reader su instagram (25 febbraio 2020)
“Questo libro mi è piaciuto molto: è la storia di una famiglia raccontata attraverso la descrizione di venti foto a una ragazza cieca. Finale a sorpresa.”
@mfantugini su instagram (11 marzo 2019)
La pioggia prima che cada
Autore: Jonathan Coe
Titolo originale: The Rain Before It falls
Traduttrice: Delfina Vezzoli
Editore: Feltrinelli
Genere: Moderna e contemporanea
Collana: Universale Economica
Anno edizione: 2013
Pagine: 224
Cosa scrive l’editore
La zia Rosamond non è più. È morta nella sua casa nello Shropshire, dove viveva sola, dopo l’abbandono di Rebecca e la morte di Ruth, la pittrice che è stata la sua ultima compagna. A trovare il cadavere è stato il suo medico.
Aveva settantatré anni ed era malata di cuore, ma non aveva mai voluto farsi fare un bypass. Quando è morta, stava ascoltando un disco − canti dell’Auvergne − e aveva un microfono in mano. Sul tavolo c’era un album di fotografie. Evidentemente, la povera Rosamond stava guardando delle foto e registrando delle cassette. Non solo. Stava anche bevendo del buon whisky, ma… Accidenti, e quel flacone vuoto di Diazepam? Non sarà stato per caso un suicidio?
La sorpresa viene dal testamento. Zia Rosamond ha diviso il suo patrimonio in tre parti: un terzo a Gill, la sua nipote preferita; un terzo a David, il fratello di Gill; e un terzo a Imogen. Gill e David fanno un po’ fatica a capire chi sia questa Imogen, perché prima sembra loro di non conoscerla, poi ricordano di averla vista solo una volta nel 1983, alla festa per il cinquantesimo compleanno di Rosamond.
Imogen era quella deliziosa bimba bionda venuta con gli altri a festeggiare la padrona di casa. Sembrava che avesse qualcosa di strano. Sì, era cieca. Occorre dunque ritrovare Imogen per informarla della fortuna che le è toccata. Ma per quanti sforzi si facciano, Imogen non si trova.
E allora non resta − come indicato dalla stessa Rosamond in un biglietto − che ascoltare le cassette incise dalla donna…
Citazioni tratte dal libro
Non c’è niente che si possa dire, immagino, di una una felicità perfetta, impeccabile e senza ombre; niente, salvo la certezza che dovrà finire.
@ioviaggioleggendo su instagram (8 giugno 2020)