I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “La lettera scarlatta”
“La lettera scarlatta è uno dei miei libri preferiti. Lo lessi per la prima volta quando ero al liceo, perché ne avevo sentito parlare ed ero molto curiosa. Con la poca maturità dei miei 16 anni giudicai male Ester Prynn: non riuscivo proprio a capire perché si comportava in quel modo. Ma quando lo rilessi da grande capii i motivi di quei comportamenti e tutti i perché che mi erano sfuggiti anni prima. E da quel momento capii che un libro va letto più volte, durante periodi diversi della vita per essere capito appieno.”
@_vera_book_and_tales su instagram (4 aprile 2019)
La lettera scarlatta
Autore: Nathaniel Hawthorne
Titolo originale: The scarlet letter
Traduttore: Enrico Terrinoni
Editore: Feltrinelli
Genere: Classici
Collana: Universale Economica
Anno edizione: 2014
Anno prima edizione: 1850
Cosa scrive l’editore
Pubblicato nel 1850, La lettera scarlatta è uno dei più importanti romanzi nordamericani dell’Ottocento. Nelle intenzioni dell’autore esso doveva rappresentare al meglio lo spirito puritano dell’epoca coloniale americana.
Nella società puritana la libertà dell’individuo coincideva con il bene della comunità, che doveva essere purificata da ogni elemento estraneo, considerato al soldo di Satana. Per questa ragione le autorità imponevano stili di vita improntati a un inflessibile rigore morale. E chi infrangeva gravemente le regole poteva incorrere persino nella pena di morte.
Nel libro una giovane sposa, amante del pastore Arthur Dimmesdale, manifesta fisicamente i segni della sua relazione extraconiugale con il predicatore. Nulla riesce a farla confessare, nemmeno le minacce, e per questo viene schivata da tutti, e infine condannata a portare sul petto una fiammante lettera A, che la additi allo sguardo pubblico come un’adultera.
Intorno a questa vicenda si dipana il progressivo insinuarsi nei personaggi di un tormentato lavorio psichico, che li spingerà, in taluni casi, sull’orlo della pazzia.
Il libro è stato fonte di ispirazione per numerose trasposizioni cinematografiche.
Citazioni tratte dal libro
Chi può dire infatti che l’odio e l’amore non siano in fondo se non due aspetti della stessa passione umana? Tanto l’odio quanto l’amore, se raggiungono una certa intensità, presuppongono una conoscenza reciproca di due cuori così profonda che un essere umano si trova alla mercé di un altro per la vita del suo spirito; ed è per questo che tanto l’amante appassionato quanto il nemico inesorabile si sentono mancare le ragioni della vita, se sia loro sottratto l’oggetto dell’amore o dell’odio.
@vera_book_and_tales su instagram (4 aprile 2019)