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“DIECI PICCOLI INDIANI” DI AGATHA CHRISTIE

I commenti del Let’s Book Club

Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Dieci piccoli indiani” 

La copertina di "Dieci piccoli indiani" di Agatha Christie (Mondadori)

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“Emily Brent, Vera Claythorne, il dottor Armstrong, Anthony Marston, il vecchio giudice Wargreve, Philip Lombard, il generale Macarthur, il maggiordomo Rogers e sua moglie si ritrovano a Nigger Island senza conoscersi, ospiti del misterioso U. N. Owen. Il maggiordomo e sua moglie li accolgono al loro arrivo in battello in questa strana isola […]. Guardandosi intorno, ogni ospite trova una vecchia filastrocca da bambini a proposito di dieci piccoli negretti che, uno alla volta, scompaiono finché ‘nessuno ne restò’. Una volta a tavola, scoprono di aver ricevuto tutti una lettera simile, firmata da un conoscente o da Mr. U. N. Owen, il cui nome ha una certa assonanza con ‘unknown’, sconosciuto. Infatti, nessuno sa chi sia, neanche i domestici e, quando all’improvviso il grammofono inizia a riprodurre una registrazione in cui ognuno degli ospiti è accusato del delitto che ha commesso, il panico e l’inquietudine si impossessano di loro. Uno a uno iniziano a morire, l’assassino è chiaramente tra loro, ma… chi sarà? Geniale, avvincente, inquietante, meraviglioso e semplicemente perfetto. Un libro che bisogna assolutamente leggere almeno una volta nella vita. Consigliato!”
@theinsta_reader su instagram (14 febbraio 2021)

“Dieci piccoli indiani è il libro più noto e più fortunato di Agatha Christie, per il quale si sono fatte diverse rielaborazioni e adattamenti: per il teatro, la tv e il grande schermo. Non mi dilungo molto sulla trama: dieci persone vengono attirate con un pretesto a Soldier Island e lì accusate di terribili omicidi.
Il libro è ispirato al classico schema della ‘stanza chiusa’ e gli sfortunati ospiti inizieranno a morire a uno a uno seguendo lo schema di una filastrocca per bambini… e qui mi fermo solo per dirvi che il finale è davvero sorprendente. Una curiosità: questo libro inizialmente aveva il titolo Ten Little Niggers, considerato inaccettabile negli Usa, dove fu pubblicato con il titolo a ora accreditato di And Then There Were None.”
@unacuocainbiblioteca su instagram (4 marzo 2020)

“Quando ero ragazzina ho letto tantissimo della Christie e questo è uno dei miei rimanzi preferiti. Mi ha sempre appassionata la storia: l’espediente dei personaggi tutti isolati in un luogo, l’ansia che cresce, i sospetti reciproci… Adrenalinico fino alla fine. Di questa autrice ho amato molto anche l’autobiografia.”
@Dreamhunter72 su twitter (15 settembre 2019)

“Di Dame Agatha ho letto praticamente tutto. Confesso però che questo non è uno dei miei romanzi preferiti perché non c’è un personaggio-detective, dunque l’autore è troppo onniscente. E, in generale, gli incastri della trama sono meno convincenti che in altri romanzi.”
@BooksPrincess su twitter (15 settembre 2019)

“Avevo già letto questo giallo tanti anni fa e mi aveva lasciato impresso un immenso stupore. Sperando di ritrovare le medesime sensazioni, l’ho comprato. Esattamente come allora, il romanzo mi ha lasciato a bocca aperta. La tematica della ‘camera chiusa’ è una caratteristica peculiare dell’autrice. A differenza di altri gialli, non è presente alcun detective pronto a risolvere il mistero che avvolge un gruppo di persone temporaneamente bloccato in un luogo senza uscita. L’arduo compito di risolvere il caso sembra, così, lasciato al lettore. Appassionante e pieno di suspense, Dieci piccoli indiani è riuscito a farmi tornare quella bambina di tanti anni fa.”
@memorandumlibri su instagram (7 aprile 2019)

Dieci piccoli indiani

Autrice: Agatha Christie
Titolo originale: Ten Little Niggers
Traduttore: Beata Della Frattina
Editore: Mondadori
Genere: Classici, Gialli & Noir
Collana: Oscar Gialli
Anno edizione: 2016
Anno prima edizione: 1939
Pagine: VIII-200

Cosa scrive l’editore

Dieci persone estranee l’una all’altra sono state invitate a soggiornare in una splendida villa a Nigger Island, senza sapere il nome del generoso ospite. Eppure, chi per curiosità, chi per bisogno, chi per opportunità, hanno accettato l’invito. E ora sono lì, su quell’isola che sorge dal mare, simile a una gigantesca testa, che fa rabbrividire soltanto a vederla.

Non hanno trovato il padrone di casa ad aspettarli. Ma hanno trovato una poesia incorniciata e appesa sopra il caminetto di ciascuna camera. E una voce inumana e penetrante che li accusa di essere tutti assassini. Per gli ospiti intrappolati è l’inizio di un interminabile incubo.

Con Dieci piccoli indiani, scritto nel 1939, Agatha Christie ha sfidato se stessa: dieci assassini, isolati, vittime a loro volta di un assassino invisibile.

Prefazione e postfazione di Alex R. Falzon.

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