I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Il nome della rosa”
“La pietra miliare della letteratura italiana, il cui autore fu uno dei più grandi cultori della lingua italiana… e a me non è piaciuto!
A esser più precisa, le parti investigative di frate Guglielmo mi hanno appassionata tanto da trovarmi a idear ipotesi […]. Però i capitoli dedicati ai quesiti sulla povertà di Cristo e alle eresie perpetrate da Dolcino mi hanno davvero annoiata.
Chiedo venia a coloro che hanno tanto apprezzato questo romanzo.
Ho ritenuto doveroso leggerlo in quanto appassionata di lettura e di lingua italica, ma è stata un’ardua impresa.
Mi sento però di richiamare l’attenzione sulla fine del romanzo, quando Frate Jorge e Frate Guglielmo disquisiscono sul libro: il primo vuole nascondere mentre il secondo mostrare. Trovo che la loro posizione sia un po’ lo specchio del nostro mondo, costantemente diviso in fazioni, tra sapere (o meglio esser convinti di sapere attraverso l’uso dei social) e non sapere. Io sposo la tesi di frate Guglielmo: si deve conoscere perché solo attraverso la conoscenza si può sapere e, permettetemi, scegliere.
Abbiamo avuto in dono il libero arbitrio, ma per poter usare questo strumento dobbiamo conoscere. Dio non nasconde.”
@a_giulia_piace_leggere_ su instagram (23 aprile 2019)
Il nome della rosa
Autore: Umberto Eco
Editore: Bompiani
Genere: Romanzo storico
Collana: Tascabili Narrativa
Anno edizione: 2019
Anno prima edizione: 1980
Pagine: 624
Cosa scrive l’editore
Ultima settimana del novembre 1327. Il novizio Adso da Melk accompagna in un’abbazia dell’alta Italia frate Guglielmo da Baskerville, incaricato di una sottile e imprecisa missione diplomatica.
Ex inquisitore, amico di Guglielmo di Occam e di Marsilio da Padova, frate Guglielmo si trova a dover dipanare una serie di misteriosi delitti (sette in sette giorni, perpetrati nel chiuso della cinta abbaziale) che insanguinano una biblioteca labirintica e inaccessibile.
Per risolvere il caso, Guglielmo dovrà decifrare indizi di ogni genere, dal comportamento dei santi a quello degli eretici, dalle scritture negromantiche al linguaggio delle erbe, da manoscritti in lingue ignote alle mosse diplomatiche degli uomini di potere.
La soluzione arriverà, forse troppo tardi, in termini di giorni, forse troppo presto, in termini di secoli.
[…] scritto per evitare di condizionare le letture altrui. Lo scriveva Umberto Eco nella Postilla al Nome della rosa, una comoda soluzione ermeneutica che francamente mi trova molto d’accordo. Tranne per il fatto […]