I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Angelica e le comete”
“Una compagnia di pupi siciliani, una piccola donna e un pupo muto ci raccontano della ricerca della felicità con la paura che tutto possa svanire (nel fuoco). Gradevole lettura che rimanda ai ricordi di infanzia.”
@sandrosignorell su twitter (20 ottobre 2019)
“Che meraviglia questo libro! Mi sono innamorata! Ci ho trovato dentro i pupi, il teatro, un’atmosfera poetica e surreale alla García Lorca e la magia della scrittura. Incantevole.”
@Dreamhunter72 su twitter (28 marzo 2019)
“Uno dei libri più incantevoli, poetici e sorprendenti della letteratura italiana moderna!”
@StregaDelVento su twitter (29 marzo 2019)
Angelica e le comete
Autore: Fabio Stassi
Illustratore: Alfonso Prota
Editore: Sellerio Editore
Genere: Moderna e contemporanea
Collana: La Memoria
Anno edizione: 2017
Pagine: 136
Cosa scrive l’editore
Un libraio d’antiquariato nel quartiere di San Lorenzo a Roma che ricorda un vecchio angelo di Frank Capra. Una lettera di Gesualdo Bufalino. E un libro magicamente ritrovato: il primo che Fabio Stassi avrebbe voluto scrivere, ma che ha sempre rimandato. Eppure sul frontespizio c’è il suo nome. Sotto a un titolo misterioso: Angelica e le comete.
Vi si narra di una compagnia di marionette, il padrone è lo Spagnolo, scontroso ed esigente che conosce tante lingue ma non sa leggere, lo aiuta Bruciovento, un gigante dal passato burrascoso; se ne vanno in giro lungo le coste della Sicilia su una carro zeppo di pupi, paladini e saraceni ma anche diavoli, ippogrifi, angeli, 50 attori di legno, tutti tenuti a lustro con scimitarre fiammanti ed elmi e pennacchi multicolori.
Si accampano nelle piazze e insieme raccontano sera dopo sera le storie dei paladini di Francia, della rotta di Ronsisvalle e dell’assedio di Parigi, della pazzia di Orlando per la bella Angelica che, quando appare in scena, ha movenze di ballerina, i suoi piedi non fanno rumore sulle assi sconnesse, nessun filo a tirarle braccia e gambe perché Angelica non è fatta di legno. Si chiama Cate, è una creatura di carne che la natura ha lasciato piccola e mal cresciuta ma che incanta con le sue movenze leggere e la sua grazia.
Se ne innamorano i pupi e la proteggono da Bruciavento, che si approfitta di lei, con scimitarre e durlindane mentre il corno di Orlando lancia un suono lugubre e Ardesio, un pupo privo d’armatura, abituato a recitare da semplice comparsa, ribolle di rabbia. Poi, una sera, nel paese di Kalamet succede quello che non ti aspetti e Ardesio sente che è venuto il suo momento.