I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Più donne che uomini”

“Finalmente ho letto anche io qualcosa di quest’autrice, amata anche da Virginia Woolf.
Molto teatrale, un libro fatto soprattutto di dialoghi, al vetriolo, che ho dovuto spesso rileggere per essere certa di non essermi persa qualche doppio senso. Mi ha molto divertita.”
Franca Bersanetti Bucci nel gruppo facebook (10 giugno 2020)
“Più donne che uomini della scrittrice inglese Ivy Compton Burnett (traduzione di Stefano Tummolini) è stata una piacevole scoperta. È un romanzo senza descrizioni e con poca azione, ma il cuore del libro sono i dialoghi scoppiettanti, che ricordano la scrittura di Oscar Wilde. Da questi si vede lo stile magistrale della Burnett, che aveva folgorato anche Natalia Ginzburg.”
@cocktaildilibri su instagram (7 maggio 2020)
“Josephine Napier è l’austera direttrice di un istituto femminile: una figura slanciata dal profilo regale, orgogliosa della propria età, impeccabile in ogni gesto e parola. Punto di riferimento per studentesse, docenti e, soprattutto, per i suoi famigliari: suo marito, Simon, vive all’ombra della sua personalità dispotica e autoritaria; il figliastro, Gabriel, la adora e si fida ciecamente dei suoi consigli; il fratello, Jonathan, vedovo calatosi perfettamente nel ruolo dell’anziano zio, che è amante in segreto dello sfaccendato Felix Bacon.
Al gruppo si uniscono Elizabeth, amica di gioventù di Josephine, assunta come governante, e Ruth, giovane e bellissima figlia di quest’ultima. Tra giornate scandite dalla routine scolastica e dialoghi pieni di sottintesi, una tragedia inaspettata sconvolgerà le vite di tutti, portando alla luce il lato peggiore di ognuno di loro: i segreti, mascherati e taciuti dall’ipocrisia del perbenismo vittoriano, saranno svelati a uno a uno e lasceranno il lettore senza parole.
Lo stile di Ivy Compton Burnett è molto particolare: i personaggi si presentano attraverso i dialoghi di cui sono protagonisti e non attraverso descrizioni fatte dal narratore e questo è quantomeno originale.
Ironia e sarcasmo pervadono le pagine del romanzo ed è, inoltre, da apprezzare l’audacia dell’autrice nel trattare temi proibiti nel 1933, come per esempio l’omosessualità. Promosso!”
@theinsta_reader su instagram (7 ottobre 2019)
“Inghilterra, inizi del Novecento. Un grande istituto femminile è diretto da Josephine Napier, punto di riferimento di tutto il corpo docente. Da un lutto inaspettato parte una reazione a catena che svelerà tanto sulle personalità dei membri della scuola e della famiglia di Josephine. Arguto, pungente, ironico, brillante. Una scrittura vivace e irriverente per smascherare il perbenismo vittoriano di inizio secolo scorso. Consigliato!”
@Ro_Berta_42 su twitter (26 marzo 2019)
Più donne che uomini
Autrice: Ivy Compton Burnett
Titolo originale: More Women than Men
Traduttore: Stefano Tummolini
Editore: Fazi Editore
Genere: Classici
Collana: Le Strade
Anno edizione: 2009
Anno prima edizione: 1933
Pagine: 260
Cosa scrive l’editore
In una prospera cittadina inglese a inizio Novecento, un grande istituto femminile è diretto da Josephine Napier, un generale ingioiellato: alta e austera, un viso regale, “vestita e pettinata in modo da esibire i suoi anni, anziché nasconderli”.
Impeccabile in ogni gesto e in ogni parola, è il punto di riferimento imprescindibile per tutti, le studentesse, il corpo docente e i suoi familiari: il marito Simon, oscurato dalla personalità della moglie, il figliastro Gabriel, il fratello Jonathan, vedovo calato nel ruolo dell’anziano zio e amante segreto ma non troppo di Felix Bacon, giovane sfaccendato. Al gruppo si unisce presto Elizabeth, una vecchia conoscenza di Josephine che viene assunta come governante e porta con sé la figlia Ruth.
Le giornate sono scandite da una serie di rituali obbligati e da dialoghi in cui si dice tutto e niente, botta e risposta infiocchettati che in realtà nascondono universi interi. Finché un tragico evento inaspettato fa precipitare ogni cosa, dando vita a una reazione a catena che sconvolgerà le vite di tutti e porterà a galla il lato oscuro di ognuno.
Nessuno è chi dice di essere, e dietro alla spessa patina del codice vittoriano si nascondono segreti celati per intere esistenze. Verranno fuori tutti, uno dopo l’altro.
Pagine indimenticabili e soppesate perfettamente, in cui l’umorismo pungente si mescola con la tragedia, e le piccole interazioni quotidiane con i grandi drammi della vita.