I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Cleopatra va in prigione”
“Caterina, detta Cleopatra quando era ancora spogliarellista, va ogni settimana a trovare Aurelio, il suo ragazzo, ma ha anche una relazione clandestina con il poliziotto che l’ha arrestato.
La marginalità delle periferie urbane senza cliché: violenza e criminalità non sono al centro della scena ed è molto più l’accettazione rassegnata del presente, anch’essa non sottolineata ma piuttosto aleggiante come un debole rumore di fondo, a descrivere la condizione di povertà esistenziale dei protagonisti. Una scrittura minimale e delicata che concilia realismo e introspezione psicologica e risulta efficace sia nella descrizione di un ambiente inospitale ‘tutto miseria e asfalto’ sia nel raccontare come vivono − o meglio tirano avanti − tre personaggi non convenzionali.”
@mauriziomaggi_ su instagram (2 luglio 2019)
“L’aspra bellezza di Roma e le sue mille faccie vivono in questa piccola opera. Parole e immagini ti lasciano senza fiato! Un plauso alla Durastanti.”
@gioallure su instagram (14 giugno 2019)
Cleopatra va in prigione
Autrice: Claudia Durastanti
Editore: minimum fax
Genere: Moderna e contemporanea
Collana: Nichel
Anno edizione: 2016
Pagine: 129
Cosa scrive l’editore
Ogni giovedì Caterina va a trovare Aurelio, il suo ragazzo, nel carcere di Rebibbia. Sono entrambi figli dell’estrema periferia romana, e in passato hanno provato a costruire un sogno insieme: gestire un night club. Ma le cose sono andate diversamente dai loro progetti e Caterina, ex ballerina di danza classica, si è ritrovata a lavorare come spogliarellista proprio nel locale di Aurelio. Adesso lui è in prigione, ed è convinto che lo abbiano incastrato. Come reagirebbe se sapesse che, una volta uscita di lì, la sua ragazza si infila tra le lenzuola del poliziotto che lo ha arrestato?
Un romanzo duro, pieno di colpi di scena, ambientato in una Roma molto più vasta e sconosciuta di ciò che si potrebbe immaginare.
Claudia Durastanti scatta una fotografia vivida e accorata della periferia urbana, il vero luogo dove in questi anni nascono le storie, e soprattutto racconta chi, nonostante le delusioni e i sogni infranti, continua a vivere e ad amare.
Citazioni tratte dal libro
A Caterina piaceva fare giri sulla tangenziale chiusa al traffico dopo mezzanotte, scendere lungo il tratto che sfiorava certi palazzi vicino a Largo Preneste e quasi ne sfondava le finestre, mentre il cruscotto tratteneva le impurità illuminate dai lampioni e i riflessi degli edifici verdi e ramati.
@gioallure su instagram (14 giugno 2019)