I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito ad “Abbiamo sempre vissuto nel castello”
“Un romanzo alla rovescia, in cui una sconcertante follia avanza strisciante. Il malessere aumenta quando si inizia a capire la verità. Un capolavoro che indaga nel profondo l’animo umano.”
@ilibrididelia su twitter (4 ottobre 2019)
“Una lettura che mi fatto tornare in mente il film Shining, per l’esattezza la scena del bambino sul triciclo nel corridoio terribilmente vuoto con lo spettatore che attende lo ‘scossone’ da un momento all’altro. Il romanzo è così: attesa, suspense, ansia! Il libro è scritto benissimo, però gli manca quel quid che lo avrebbe reso eccellente e indimenticabile.”
@vitolillo5 su twitter (11 settembre 2019)
“Questo libro è stato un regalo inaspettato e molto azzeccato! Due ragazzine e lo zio vivono isolati dal resto del paese a seguito di un grave incidente: tutti i loro parenti sono morti avvelenati nel corso di un’unica cena. Le due ragazze si isolano in un mondo magico e irreale, in cui la loro lustra casa le protegge da tutti gli estranei, mentre al contempo i compaesani si sentono al sicuro lontano da loro. È un romanzo molto particolare, che tratta di pregiudizi, diffidenza, ma anche amore fraterno e voglia di proteggersi l’uno con l’altro. Di certo non manca la suspense. Voto: 4/5.”
@memorandumlibri su instagram (2 aprile 2019)
“Atmosfere claustrofobiche, misteri di famiglia, una realtà quasi onirica che viene perpetrata fino all’estremo. Da appassionata di urbex mi chiedo: davanti a quante case come quella di Merricat e Connie mi sono fermata a scattare fotografie? Ho tirato l’una di notte per finirlo perché ero troppo curiosa in merito al finale.”
@StregadelVento su twitter (15 marzo 2019)
“Già solo il nome della Jackson era una garanzia e… beh, non si è smentita. Un racconto profondamente inquietante e psicologicamente complesso. Ci penserò a lungo.”
@Dreamhunter72 su twitter (14 marzo 2019)
Abbiamo sempre vissuto nel castello
Autrice: Shirley Jackson
Titolo originale: We Have Always Lived in the Castle
Traduttrice: Monica Pareschi
Editore: Adelphi
Genere: Horror & Gotico
Collana: Fabula
Anno edizione: 2009
Pagine: 182
Cosa scrive l’editore
“A Shirley Jackson, che non ha mai avuto bisogno di alzare la voce”: con questa dedica si apre L’incendiaria di Stephen King. È infatti con toni sommessi e deliziosamente sardonici che la diciottenne Mary Katherine ci racconta della grande casa avita dove vive reclusa, in uno stato di idilliaca felicità, con la bellissima sorella Constance e uno zio invalido.
Non ci sarebbe nulla di strano nella loro passione per i minuti riti quotidiani, la buona cucina e il giardinaggio, se non fosse che tutti gli altri membri della famiglia Blackwood sono morti avvelenati sei anni prima, seduti a tavola, proprio lì in sala da pranzo.
E quando in tanta armonia irrompe l’Estraneo (nella persona del cugino Charles), si snoda sotto i nostri occhi, con piccoli tocchi stregoneschi, una storia sottilmente perturbante che ha le ingannevoli caratteristiche formali di una commedia. Ma il malessere che ci invade via via, disorientandoci, ricorda molto da vicino i “brividi silenziosi e cumulativi” che − per usare le parole di un’ammiratrice, Dorothy Parker − abbiamo provato leggendo La lotteria. Perché, anche in queste pagine, Shirley Jackson si dimostra somma maestra del Male − un Male tanto più allarmante in quanto non circoscritto ai “cattivi”, ma come sotteso alla vita stessa, e riscattato solo da piccoli miracoli di follia.
[…] Il connubio risulta essere pazzesco, anzi: un incubo. Vi ho trovato un trait d’union con Abbiamo sempre vissuto nel castello.”@StregadelVento su twitter (9 giugno […]