I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Lezione di tedesco”
“Estremo Nord della Germania, 1943. Al pittore espressionista Max L. Nansen viene proibito di dipingere dal padre di Siggi Jepsen che, nel 1953, è in riformatorio per aver rubato opere d’arte con lo scopo di proteggerle. Una lunga confessione di Siggi per spiegare perché è arrivato a rubare opere d’arte per salvarle dal padre che, seppur amico di Nansen, non ha mai smesso di mettere il ‘dovere’ al primo posto.”
@Ro_Berta_42 su twitter (6 marzo 2019)
Lezione di tedesco
Autore: Siegfried Lenz
Titolo originale: Deutschstunde
Traduttrice: Luisa Coeta
Editore: Neri Pozza
Genere: Moderna e contemporanea
Collana: I Narratori delle Tavole
Anno edizione: 2015
Pagine: 526
Cosa scrive l’editore
È il 1953 e nell’aula del riformatorio situato alle foci dell’Elba, non lontano dal confine tra Germania e Danimarca, è entrato oggi un individuo smilzo, profumato di brillantina. Si chiama Korbjuhn, dottor Korbjuhn, ed è entrato con l’aria che i ragazzi rinchiusi nel riformatorio chiamano korbjunesca, cioè sprezzante e timorosa insieme.
Il dottor Korbjuhn si è fatto augurare il “buongiorno signore” e, senza preavviso, senza avvertimento, ha distribuito i quaderni dei temi. Non ha detto nulla. Semplicemente, quasi godendo della cosa, è andato alla lavagna, ha preso il gesso, ha alzato una mano insignificante e, mentre la manica gli scivolava fino al gomito scoprendo un braccio secco, giallognolo, vecchio almeno di cent’anni, ha scritto sulla lavagna il tema con la sua scrittura prona, obliqua, l’obliquità dell’ipocrisia. Era intitolato: “Le gioie del dovere”.
Ora, nel chiuso della sua cella, il giovane Siggi Jepsen sta meditando davanti al suo quaderno dei temi con l’etichetta grigia. Siggi si trova alle foci dell’Elba, perché, nel lontano 1943, avrebbe raccolto in un vecchio mulino una serie di quadri rubati. In realtà, Siggi ha semplicemente nascosto le opere di un pittore amico, Max Ludwig Nansen, un artista espressionista, sulle quali pendeva la minaccia nazista di essere “verboten und verbrannt”, proibite e bruciate.
Come cominciare quel compito sulle “gioie del dovere”? Da suo padre, poliziotto obbediente agli ordini, a qualunque ordine, nella Germania di Hitler?