I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Sei stato felice, Giovanni”

“Autore che ho scoperto da poco, mi ha ricordato il realismo sporco di Bukowski e Carver di cui è stato contemporaneo. Lo consiglio agli amanti di questo genere.”
@MiaNonnaFuma su twitter (4 marzo 2019)
Sei stato felice, Giovanni
Autore: Giovanni Arpino
Editore: minimum fax
Genere: Moderna e contemporanea
Collana: Minimum Classics
Anno edizione: 2018
Pagine: 266
Cosa scrive l’editore
Leggere l’esordio di un classico è come assistere a un fenomeno naturale. In fondo, scrisse Calvino per tutti, il primo libro è il solo che conta, e forse bisognerebbe scrivere quello e basta.
Sei stato felice, Giovanni è il grande strappo che Arpino diede alla sua vita. L’occasione fatale di esprimersi. Il nodo da sciogliere per sempre o mai più. Aveva ventitré anni e alloggiava in una pensioncina di Genova, lurida e malfamata. Ci mise venti giorni. Venti giorni per inventare una voce. E un paesaggio. Per dire addio agli amici, alla giovinezza, agli amori impossibili, alle tante allegrie e disperazioni di ogni età precaria. Per gettarsi alle spalle gli Hemingway e gli Steinbeck, Vittorini e Pavese, il cinema francese. E il lungo intervallo della guerra.
Il primo libro di Arpino è un libro di congedi. Una storia da ultima sbronza, in attesa dell’età adulta e del porco avvenire. L’avventura di chi portava la solitudine come un berretto e si sentiva un proiettile disperso, un reduce, anche se non ricordava più da cosa. Il suo protagonista sa che deve muoversi, cercare un lavoro. Ma intanto si ubriaca, litiga, si innamora, contrae debiti e sfortune. È pigro, crudele e prodigo. E non può che abitare un porto, averne l’odore, appartenere a un’umanità di marinai, di prostitute, di vagabondi. Un porto che si chiama Genova, con quell’aria svelta e sottile di mare, ma che potrebbe essere Buenos Aires o avere qualsiasi altro nome.
Perché Sei stato felice, Giovanni è un libro che parla con parole vere, prepotenti e insostituibili ai nostri tempi. A chi è giovane, a chi lo è stato, a chi sta per partire, a chi ritorna.
Citazioni tratte dal libro
Incredibile come cambia la gente quando s’è messa il vestito buono, non ha più nessuna intenzione di conoscerti. A meno che tu non abbia un vestito migliore.
@MiaNonnaFuma su twitter (4 marzo 2019)