I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Fedeltà”
“Libro così e così, che si lascia leggere. A parte il saltellare tra i vari personaggi, la storia, tutto sommato realistica, mi ha fatto molto riflettere. Un tradimento può considerarsi tale anche quando è solo pensato? Ma soprattutto, in un rapporto di coppia in apparenza perfetto, è normale andare con altre o altri? Da dove salta fuori il coraggio e la faccia tosta di continuare comunque un matrimonio, oltrepassando il dubbio, o l’amara realtà di fantasie che non sono rimaste solo fantasie? Certo, succede, si va avanti, o si finge di andare avanti… Personalmente non riuscirei, ma questa è tutta un’altra storia.”
@Anto962 su twitter (11 agosto 2019)
“Cosa succede se, per rimanere fedeli a se stessi, per seguire il proprio istinto, si smette di essere fedeli a chi ci ama e noi amiamo? E in tal caso: amiamo veramente? Quesito inquietante. Un tema divisivo e attualissimo per un libro che molti mi hanno consigliato e altri un po’ meno… Io penso sia notevole: potrei arrivare a dire che mi ha quasi turbato. Un libro che merita di essere letto.”
@Sabri_book su twitter (22 luglio 2019)
“Avete presente quei libri che vogliono compiacere il lettore a tutti i costi? Fedeltà, di Marco Missiroli, ne è un esempio. Leggete, per credere. Sono curiosa di sapere se anche altri, come me, hanno subito questo effetto ammiccante della storia, un po’ come appare la donna in copertina.”
@rosariacaruso su twitter (1 maggio 2019)
“Ci ho provato con Atti osceni in luogo privato, ho appena terminato Fedeltà. Niente da fare: prosa confusa che tenta di essere sofisticata, ma che risulta pasticciata; storia banale e senza finale; personaggi stereotipati. Non è l’autore che fa per me.”
@ziopasquy su twitter (2 marzo 2019)
Fedeltà
Autore: Marco Missiroli
Editore: Einaudi
Genere: Moderna e contemporanea
Collana: Supercoralli
Anno edizione: 2019
Pagine: 232
Cosa scrive l’editore
“Il malinteso”, cosí Carlo e Margherita chiamano il dubbio che ha incrinato la superficie del loro matrimonio.
Carlo è stato visto nel bagno dell’università insieme a una studentessa: “Si è sentita male, l’ho soccorsa”, racconta al rettore, ai colleghi, alla moglie, e Sofia conferma la sua versione. Margherita e Carlo non sono una coppia in crisi, la loro intesa è tenace, la confidenza il gioco pericoloso tra le lenzuola. Le parole fra loro ardono ancora, cosí come i gesti. Si definirebbero felici. Ma quel presunto tradimento per lui si trasforma in un’ossessione, e diventa un alibi potente per le fantasie di sua moglie.
La verità è che Sofia ha la giovinezza, la libertà, e forse anche il talento che Carlo insegue per sé. Lui vorrebbe scrivere, non ci è mai riuscito, e il posto da professore l’ha ottenuto grazie all’influenza del padre.
La porta dell’ambizione, invece, Margherita l’ha chiusa scambiando la carriera di architetto con la stabilità di un’agenzia immobiliare. Per lei tutto si complica una mattina qualunque, durante una seduta di fisioterapia. Andrea è la leggerezza che la distoglie dai suoi progetti familiari e che innesca l’interrogativo di questa storia: se siamo fedeli a noi stessi quanto siamo infedeli agli altri? La risposta si insinua nella forza quieta dei legami, tenuti insieme in queste pagine da Anna, la madre di Margherita, il faro illuminante del romanzo, uno di quei personaggi capaci di trasmettere il senso dell’esistenza.
In una Milano vivissima, tra le vecchie vie raccontate da Buzzati e i nuovi grattacieli che tagliano l’orizzonte, e una Rimini in cui sopravvive il sentimento poetico dei nostri tempi, il racconto si fa talmente intimo da non lasciare scampo. Con una scrittura ampia, carsica, avvolgente, Marco Missiroli apre le stanze e le strade, i pensieri e i desideri inconfessabili, fa risuonare dialoghi e silenzi con la naturalezza dei grandi narratori.
Libro finalista al Premio Strega 2019
Libro vincitore del Premio Strega Giovani 2019