I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Il censimento dei radical chic”

“La cultura è inutile, al Paese non serve e va abolita, proclama il ministro. E tutti obbediscono. Libro pieno di spunti satirici, a volte fin troppo vicini alla realtà. Speriamo non si trasformi in una profezia.”
@ziopasquy su twitter (29ottobre 2019)
“Non è alta letteratura, ma fa riflettere molto sulla contemporaneità…”
@griby5 su twitter (2 marzo 2019)
Il censimento dei radical chic
Autore: Giacomo Papi
Editore: Feltrinelli
Genere: Moderna e contemporanea
Collana: I Narratori
Anno edizione: 2019
Pagine: 141
Cosa scrive l’editore
In un’Italia ribaltata − eppure estremamente familiare −, le complicazioni del pensiero e della parola sono diventate segno di corruzione e malafede, un trucco delle élite per ingannare il popolo, il quale, in mancanza di qualcosa in cui sperare, si dà a scoppi di rabbia e applausi liberatori, insulti via web e bastonate, in un’ininterrotta caccia alle streghe: i clandestini per cominciare, poi i rom, quindi i raccomandati e gli omosessuali. Adesso tocca agli intellettuali.
Il primo a cadere, linciato sul pianerottolo di casa, è il professor Prospero, colpevole di aver citato Spinoza in un talk show, peraltro subito rimbrottato dal conduttore: “Questo è uno show per famiglie, e chi di giorno si spacca la schiena ha il diritto di rilassarsi e di non sentirsi inferiore”.
Cogliendo l’occasione dell’omicidio dell’accademico, il ministro degli Interni istituisce il Registro nazionale degli intellettuali e dei radical chic per censire coloro che “si ostinano a credersi più intelligenti degli altri”. La scusa è proteggerli, ma molti non ci cascano e, per non essere schedati, si affrettano a svuotare le librerie e far sparire dagli armadi i prediletti maglioni di cachemire…