I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Shantaram”

“Bellissima avventura autobiografica, un po’ romanzata, che vale tutte le 1177 pagine.”
@leggereperpassione1385 su instagram (1 marzo 2019)
Shantaram
Autore: Gregory David Roberts
Titolo originale: Shantaram
Traduttore: Vincenzo Mingiardi
Editore: Neri Pozza
Genere: Moderna e contemporanea
Collana: Le Tavole d’Oro
Anno edizione: 2016
Pagine: 1189
Cosa scrive l’editore
Il bus della scalcagnata Veterans’ Bus Service, una compagnia di veterani dell’esercito indiano, è appena arrivato al capolinea di Colaba, la zona di Bombay dove si concentrano gli alberghi a buon mercato.
Greg è il primo a mettere piede sul predellino e a farsi largo tra la folla di faccendieri, venditori di droga e trafficanti d’ogni genere in attesa davanti alla portiera. Ha una chitarra a tracolla, un passaporto falso in tasca e un turbinio di pensieri ed emozioni in testa.
Nel tragitto dall’aeroporto a Colaba ha pensato di essere sbarcato in una città dopo una catastrofe […]. Ovunque, poi, aleggiava un odore acre e intenso. Quell’odore in cui, a Bombay, fiuti di colpo l’aroma del mare e il metallo delle macchine, il trambusto, il sonno, la lotta per la vita, i fallimenti e gli amori di milioni di esseri umani.
Greg è un uomo in fuga. Dopo la separazione dalla moglie e l’allontanamento dalla sua bambina, la vita si è trasformata per lui in un abisso senza fine. Era un giovane studioso di filosofia e un brillante attivista politico all’università di Melbourne, è diventato “un rivoluzionario che ha soffocato i propri ideali nell’eroina”, un “filosofo che ha smarrito l’integrità nel crimine”, uno dei “most wanted men” australiani, condannato a 19 anni di carcere per una lunga serie di rapine a mano armata, catturato e scappato dal carcere di massima sicurezza di Pentridge.
Eccolo ora a Bombay, nel bizzarro assortimento della sua folla, con i documenti di un certo Linsday in tasca e una strana esilarante gioia nel cuore… A Bombay, infatti, il destino ha calato per Greg la sua carta. A Bombay, diventerà uno Shantaram, un “uomo della pace di Dio”, allestirà un ospedale per i mendicanti e gli indigenti, reciterà nei film di Bollywood, stringerà relazioni pericolose con la mafia indiana. Da Bombay partirà per due guerre, in Afghanistan e in Pakistan, tra le fila dei combattenti islamici…
Accolto al suo apparire come un vero e proprio capolavoro letterario, capace di pagine di “inesorabile bellezza” (Kirkus Reviews), Shantaram non è solo “una saga gigantesca e vera” (London Daily Mail), ma anche uno di quei rari romanzi in cui l’ostinata ricerca del bene tocca realmente la mente e il cuore.