I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Figlie del mare”
“Isola di Jeju, Corea, estate 1943. Hana ha sedici anni ed è una ‘haenyeo’, ovvero una donna del mare. Nonostante l’occupazione giapponese, lei e sua madre riescono ad andare avanti con il loro pescato senza dipendere da nessuno. Hana stravede per la sorellina Emiko, ancora troppo piccola per essere una haenyeo e dunque costretta ad attendere la sorella maggiore in riva al mare.
Accade tutto in un tardo pomeriggio: Hana, mentre si trova in mare a osservare la sorella in spiaggia, si accorge della presenza di un soldato giapponese. Per amore di Emiko, per onorare la solenne promessa fatta alla madre di proteggerla sempre, si sacrificherà andando incontro al suo destino: il Caporale Morimoto.
Inizia così la sua odissea: verrà deportata in Manciuria e imprigionata in una ‘casa di conforto’, gestita dall’esercito.
Dicembre 2011. Emiko, ormai anziana, si reca a Seul una volta all’anno a trovare i figli, ma soprattutto per partecipare alla manifestazione del mercoledì, istituita nel gennaio del 1992, in cui si riuniscono le ex donne di conforto per rivendicare i loro diritti affinché sia fatta giustizia. In occasione del millesimo incontro verrà inaugurata la statua della pace, con le fattezze di una ragazza, e in quel volto Emiko rivede finalmente la sorella, mai dimenticata…
Anche in questo romanzo, come in Storia della nostra scomparsa, ritroviamo due storie che si legano e testimoniano fatti storici troppo spesso dimenticati. Temi scottanti, resi ‘digeribili’, grazie a uno stile di scrittura accattivante e, passatemi il termine, ‘leggero’, che non vi farà staccare gli occhi dalle pagine.”
Federica Baroncini nel gruppo facebook (24 giugno 2020)
“Questo libro mi è piaciuto molto, anche perché si legge benissimo. Inoltre, tratta di un argomento di cui, almeno prima, non sapevo quasi niente. Un crimine di guerra riconosciuto come tale solo in tempi recentissimi e commesso dai giapponesi nei confronti delle donne coreane.”
@pooritalianfan su twitter (1 febbraio 2019)
Figlie del mare. Due sorelle. Un soldato. Nessuna via di scampo
Autrice: Mary Lynn Bracht
Titolo originale: White Chrysantemum
Traduttrice: Katia Bagnoli
Editore: Longanesi
Genere: Moderna e contemporanea
Collana: La Gaja Scienza
Anno edizione: 2018
Pagine: 372
Cosa scrive l’editore
Corea, 1943. Per la sedicenne Hana sapere immergersi nelle acque del mare è un dono, un antico rito che si trasmette di madre in figlia. Nel buio profondo delle acque, è solo il battito del cuore che pulsa nelle orecchie a guidarla sino al fondale, in cerca di conchiglie e molluschi che Hana andrà a vendere al mercato insieme alle altre donne del villaggio. Donne fiere e indipendenti, dedite per tutta la vita a un’attività preclusa agli uomini.
Nata e cresciuta sotto il dominio giapponese, Hana ha un’amatissima sorella minore, Emi, con cui presto condividerà il lavoro in mare. Ma i suoi sogni si infrangono il giorno in cui, per salvare la sorella da un destino atroce, Hana viene catturata dai soldati giapponesi e deportata in Manciuria, dove verrà imprigionata in una casa chiusa gestita dall’esercito.
Ma una figlia del mare non si arrende, e anche se tutto sembra volerla ferire a morte, Hana sogna di tornare libera.
Corea del Sud, 2011. Arrivata intorno agli ottant’anni, Emi non ha ancora trovato pace: il sacrificio della sorella è un peso sul cuore che l’ha accompagnata tutta la vita. I suoi figli vivono un’esistenza serena e, dopo tante sofferenze, il suo Paese è in pace. Ma lei non vuole e non può dimenticare…
In Figlie del mare rivive un episodio che la Storia ha rimosso: una pagina terribile che si è consumata sulla pelle di intere generazioni di giovani donne coreane. E insieme vive la storia di due sorelle, il cui amore resiste e lotta nonostante gli orrori della guerra, la violenza degli uomini, il silenzio di oltre mezzo secolo finalmente rotto dal coraggio femminile.
Citazioni tratte dal libro
Dieci ore al giorno, per sei giorni alla settimana, Hana ‘soddisfaceva’ i soldati. Veniva violentata quotidianamente da una ventina di uomini. Il settimo giorno era dedicato ai lavori domestici: rassettava la camera, lavava il vestito malridotto e, insieme alle altre ragazze, puliva la casa e si occupava del piccolo orto striminzito.
Federica Baroncini nel gruppo facebook (24 giugno 2020)
[…] diversi titoli sul tema, tra i quali ricordiamo Storia della nostra scomparsa di Jing-Jing Lee, Figlie del mare di Mary Lynn Bracht e il graphic novel Le Malerbe di Keum Suk […]