I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “1498. Savonarola dal falò delle vanità al rogo”

“Breve saggio sulla vita del frate che finì sotto l’inquisizione per il suo modo di predicare. Un libro interessante, utile a chi vuole avvicinarsi, per la prima volta, alle tesi di Savonarola.”
@RFantazzini su twitter (9 marzo 2019)
1498. Savonarola dal falò delle vanità al rogo
Autore: Adriano Prosperi
Editore: Laterza
Genere: Storia
Formato: eBook
Anno edizione: 2013
Dimensioni: 487,18 KB
Cosa scrive l’editore
Processato tre volte, torturato, condannato, il 23 maggio Girolamo Savonarola è impiccato e bruciato in piazza della Signoria, e le sue ceneri sparse in Arno. Eppure, sono passati pochi mesi dal secondo “falò delle vanità”, trionfo materiale e simbolico della riforma religiosa e civile del frate. Cos’è accaduto?
Il domenicano arriva a Firenze nel 1489. Ha fama di implacabile rigore morale e tiene prediche affollatissime e visionarie: il castigo divino si abbatterà sulla città per la corruzione del clero e dei costumi, per la lussuria, l’idolatria, le credenze astrologiche, la sodomia, il lassismo, la simonia.
La cerchia dei fedeli aumenta a dismisura e il carisma cresce: due anni dopo la morte di Lorenzo il Magnifico, Savonarola è la guida religiosa e politica della Repubblica nata dalla sollevazione popolare contro i Medici. Firenze è per lui la nuova Gerusalemme, la costituzione repubblicana un momento del disegno divino di rinnovamento morale.
Il suo rigore radicale si traduce in leggi; i “falò delle vanità”, tristemente famosi, bruciano carte e dadi da gioco, libri, abiti, specchi, cosmetici, gioielli, strumenti musicali. Sandro Botticelli vi brucia perfino alcuni suoi quadri. Ci vuole l’accusa di eresia e la scomunica di Alessandro VI per fermare il frate e ci vuole la minaccia di interdetto per fermare la città. È l’inizio della fine di Savonarola: la caduta sarà rapida e sensazionale quanto l’ascesa.
Saggio tratto da Gli anni di Firenze.