I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Il valzer degli addii”
“Sei vite si intrecciano in una piccola stazione termale. Un valzer in cinque atti il cui tema principale è l’amore in tutte le sue sfumature. La lettura è scorrevole, la storia bellissima. Consigliato!”
@Ro_Berta_42 su twitter (25 febbraio 2019)
Il valzer degli addii
Autore: Milan Kundera
Titolo originale: Valčík na rozloučenou
Traduttrice: Serena Vitale
Editore: Adelphi
Genere: Moderna e contemporanea
Collana: Fabula
Anno edizione: 1989
Pagine: 246
Cosa scrive l’editore
In una cittadina termale dal fascino démodé, otto personaggi si stringono sull’onda di un valzer sempre più vorticoso: una graziosa infermiera; un ginecologo dai molti talenti; un ricco americano (insieme santo e dongiovanni); un trombettista famoso; un ex prigioniero politico, vittima delle purghe, e prossimo a lasciare il suo Paese…
Un “sogno di una notte di mezza estate”. Un “vaudeville nero”.
Le domande più serie vengono poste con una leggerezza blasfema che ci fa capire come il mondo moderno ci abbia sottratto anche il diritto alla tragedia.
C.S.: Lei non ha parlato quasi per nulla del Valzer degli addii.
M.K.: Eppure è il romanzo che in un certo senso mi è più caro. Come Amori ridicoli, l’ho scritto con più divertimento, con più piacere degli altri. In un altro stato d’animo. Anche molto più in fretta.
C.S.: Ha solo cinque parti.
M.K.: Si fonda su un archetipo formale del tutto diverso da quello degli altri miei romanzi. È assolutamente omogeneo, senza digressioni, composto di una sola materia, raccontato con lo stesso tempo, è molto teatrale, stilizzato, basato sulla forma del vaudeville. In Amori ridicoli, si può leggere il racconto Il simposio, il cui titolo è un’allusione parodistica al Simposio di Platone. Lunghe discussioni sull’amore. Ebbene, questo Simposio è composto in tutto e per tutto come Il valzer degli addii: vaudeville in cinque atti.
Milan Kundera, L’arte del romanzo