I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Il corpo sa tutto”
“Vi è mai capitato di trovare un libro, leggere la trama, essere tremendamente catturati da essa e avere alte aspettative, per poi essere delusi/e? A me è successo con Il corpo sa tutto di Banana Yoshimoto.
Si presenta come una serie di brevi racconti riguardanti il passato, il presente e il futuro della protagonista, dove la nostalgia e la contrapposizione fra momenti felici e infelici regnano sovrani, ma che insieme al dolore (che la trama tende a professare) non vengono accentuati come dovrebbero. Yoshimoto ha uno stile lineare che ho apprezzato, ma che non mi ha trasmesso nulla. […] Tende a iniziare un discorso e poi a non dilungarsi su di esso e sembra quasi che non sia in grado di spiegare per bene le sensazioni provate dalla protagonista. È stato il primissimo approccio a questa scrittrice, ma non penso di darle una seconda possibilità. Di certo non mi aspettavo un capolavoro della letteratura giapponese, ma la trama lo faceva sembrare così… intrigante.
Vorrei consigliare questo libro solo a chi sta cercando una lettura veramente molto, ma molto leggera; una lettura da spiaggia magari, una lettura per chi non ha tempo.”
@leggendosi su instagram (4 agosto 2020)
“Questo libro mi sceglie in un momento non semplice: mi colpisce il titolo e decido di leggerlo… credo sia un libro a scegliere noi e non noi lui!
Ogni racconto è diverso dall’altro e neanche il narratore è lo stesso. Il primo è quello che mi ha preso di più: la protagonista parla di sua nonna e di ciò che le aveva regalato prima di addormentarsi per sempre, un regalo prezioso, l’Amore per le piante e, in particolar modo, per l’aloe.
Il libro è così articolato, ma tanto semplice nella narrazione, che merita proprio di essere letto per quello che lascia e per ciò che ognuno di noi può aver già provato in occasioni dolorose della vita, che possono essere superate!”
Claudia V. su facebook (9 aprile 2019)
Il corpo sa tutto
Autrice: Banana Yoshimoto
Titolo originale: Karada wa zenbu shitte iru
Traduttore: Giorgio Amitrano
Editore: Feltrinelli
Genere: Racconti
Collana: Universale Economica
Anno edizione: 2012
Pagine: 144
Cosa scrive l’editore
Tredici racconti che descrivono l’arduo percorso dal dolore alla guarigione attraverso un’ampia gamma di modulazioni.
Il corpo è così attaccato al dolore da opporsi alla guarigione, fino a che la liberazione si fa strada a un tratto, accarezzando la mente e alleggerendo il peso della carne. A ostacolare la guarigione a volte è solo la paura di nuovi dolori, di altri ostacoli.
Traumi infantili, ricordi dolorosi, la contiguità fra felicità e dolore, il lutto e la morte: nodi apparentemente insolubili si sciolgono sotto il raggio di un’intuizione illuminante, permettendo ai protagonisti di queste storie di uscirne salvi e arricchiti.
Citazioni tratte dal libro
Ciò che avevo ereditato dalla nonna, quell’energia utile che potrebbe anche sembrare una sorta di fede senza fondamento, era quella che in genere chiamiamo ‘il pollice verde’. Se avevo questo talento, le piante avrebbero fatto brillare la loro vita nel mio braccio in tutta la sua forza. E così anch’io e le persone che facevano questo lavoro saremmo stati tutti collegati.
Claudia V. su facebook (9 aprile 2019)