I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Il Maestro e Margherita”
“Onestamente da questo libro mi aspettavo molto di più. Ho apprezzato le citazioni del Faust di Goethe e, forse proprio queste, sapendo che erano presenti, mi hanno spinto ad avere aspettative più alte. Tuttavia, resta una lettura classica di cui tenere conto per la propria biblioteca. Si tratta di un viaggio immaginifico al fianco del Diavolo e della sua bizzarra compagnia tra le vie di Mosca, dove il libero arbitrio e la fede vengono messe in dubbio.”
Raffaele Fantazzini nel gruppo facebook (5 luglio 2020)
“Ho trovato questo libro spassosissimo e l’ho adorato, ma comprendo benissimo che a tratti sia pesante e metta a dura prova il lettore più tenace! È la storia del Maestro, uno scrittore-drammaturgo russo, perseguitato per le sue idee politiche negli anni Trenta, innamorato di Margherita Nikolaevna, che trova riscatto grazie a una visita del diavolo nell’Unione Sovietica atea dell’epoca.
Emblematica è la scena iniziale del romanzo, totalmente surreale, in cui il diavolo − sedicente professore di magia nera − piomba nella Mosca di Stalin mentre due cittadini russi − Berlioz, presidente della Massolit, associazione letteraria sovietica e Bezdomnyj, giovane poeta ‘senza casa’ − dissertano a proposito dell’esistenza di Gesù e, di conseguenza, di Dio, con il diavolo che si fa beffe del loro ateismo. Quando il professore predice la morte di Berlioz, il poeta senza casa cerca di denunciarlo e viene internato in manicomio per schizofrenia. Qui incontra il Maestro, a sua volta internato per depressione per il rifiuto della Massolit nei confronti della sua opera. Questi conferma al poeta il suo incontro col diavolo in persona, che si fa chiamare Woland. Nel frattempo, il diavolo e la sua allegra combriccola di aiutanti − personaggi davvero indimenticabili − hanno preso possesso dell’appartamento di Berlioz e si preparano per uno spettacolo di varietà sulla magia nera che metterà a nudo la vanità, l’avidità e la crudeltà dei cittadini di Mosca (a mio avviso una delle parti più divertenti e geniali dell’intero romanzo). Margherita fa la sua comparsa solo nella seconda parte della storia: bella e infelice, non ha rinunciato a trovare il Maestro e, quando incontrerà Woland, vivrà degli episodi surreali, popolati da personaggi oscuri e tetri che escono dalla porta aperta dell’Inferno. Incoronata Regina del Gran Ballo del Plenilunio di Primavera e guadagnatasi la stima del diavolo, questi la aiuterà a ritrovare il Maestro e vivranno poveri e contenti per sempre.”
@theinsta_reader su instagram (29 settembre 2019)
“Un libro meraviglioso, a metà strada tra la storia e la fantasia! Ed è proprio l’ambientazione magica la cosa che ho apprezzato di più. Tutto inizia con l’arrivo del diavolo a Mosca e il verificarsi di una serie di situazioni che diventeranno assurde, tra cui un Saba a cavallo di una scopa volante! A riportarci con i piedi per terra sarà la storia di Ponzio Pilato e del supplizio di Gesù, a cui il diavolo ha assistito e che per questo viene descritto nei minimi particolari! Margherita, protagonista e non, si sottoporrà a vari supplizi per salvare il suo amato, ci riuscirà? Leggetelo per scoprirlo!”
@_vera_book_and_tales su instagram (16 settembre 2019)
“Un libro che, riletto a distanza di anni, ha confermato la mia prima impressione. Un testo complesso – per me un pregio – in cui vicende apparentemente slegate tra loro si intrecciano, andando a tessere un racconto sorprendente, capace di catturare il lettore in modo quasi ipnotico, con una malia che cresce pagina dopo pagina.”
@justLucreziaM su twitter (9 febbraio 2019)
Il Maestro e Marghertita
Autore: Michail Bulgakov
Titolo originale: Master i Margarita
Traduttrice: Margherita Crepax
Editore: Feltrinelli
Genere: Classici
Collana: Universale Economica – I Classici
Anno prima edizione: 1966
Anno edizione: 2014
Pagine: 560
Cosa scrive l’editore
Il Diavolo è il più appariscente personaggio del grande romanzo postumo di Bulgakov. Appare un mattino dinanzi a due cittadini, uno dei quali sta enumerando le prove dell’inesistenza di Dio. Il neovenuto non è di questo parere…
Ma c’è ben altro: era anche presente al secondo interrogatorio di Gesù da parte di Ponzio Pilato e ne dà ampia relazione in un capitolo che è forse il più stupefacente del libro…
Poco dopo, il demonio si esibisce al teatro di varietà di fronte a un pubblico enorme. I fatti che accadono sono cosi fenomenali che alcuni spettatori devono essere ricoverati in una clinica psichiatrica…
Un romanzo-poema o, se volete, uno show in cui intervengono numerosissimi personaggi, un libro in cui un realismo quasi crudele si fonde o si mescola col più alto dei possibili temi: quello della Passione…
È qui che Bulgakov si congiunge con la più profonda tradizione letteraria della sua terra: la vena messianica, quella che troviamo in certe figure di Gogol’ e Dostoevskij e in quel pazzo di Dio che è il quasi immancabile comprimario di ogni grande melodramma russo.
Eugenio Montale
Citazioni tratte dal libro
Erano venuti alla conclusione che a farli incontrare all’angolo della Tverskaja con il vicolo era stato il destino, e che erano stati creati eternamente l’uno per l’altra.
@annalaura_tola su twitter (21 febbraio 2020)
Chi ama deve condividere la sorte dell’amato
@_vera_book_and_tales su instagram (16 settembre 2019)