I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “I Goldbaum”
“Diciamo che per gli argomenti trattati − prima guerra mondiale, matrimoni combinati, famiglia ebrea proprietaria delle banche più influenti di tutta Europa − la sua lettura si prospettava tutt’altro che leggera, anzi. Alla fine si è rivelata comunque un po’ noiosa.
È stato interessante seguire la nascita dell’amore tra Greta e Albert, le vicissitudini di Henri e Claire, i vizi di Clement e il percorso sempre retto del buon Otto, ma non ho trovato nulla che mi coinvolgesse a tal punto da non voler lasciare un attimo il romanzo e le sue pagine. Consigliato? Insomma… però, a dirla tutta, non è che non lo consiglierei proprio, ecco!”
@a_giulia_piace_leggere_ su instagram (17 agosto 2019)
“Belle l’ambientazione, la storia e la protagonista. Sullo sfondo, l’Europa alle soglie della tragedia della Grande Guerra. Per amanti di saghe familiari.”
@Sabri_book su twitter (17 marzo 2019)
“La storia della famiglia Goldbaum – ricchi banchieri ebrei che vivono in Inghilterra, Francia e Austria – si intreccia alla Storia mondiale della Grande Guerra. Incantevole, un gioiellino.”
@Ro_Berta_42 su twitter (9 febbraio 2019)
“Alla fine de I Goldbaum vorresti che la storia continuasse con altri capitoli di questa saga familiare che attraversa l’Europa, dall’Atlantico agli Urali nei primi vent’anni del Novecento. Un affresco disegnato magnificamente, scritto con grande grazia.”
@raf_rob su twitter (8 febbraio 2019)
I Goldbaum
Autrice: Natasha Solomons
Titolo originale: The House of Gold
Traduttrice: Laura Prandino
Editore: Neri Pozza
Genere: Moderna e contemporanea
Collana: I Narratori delle Tavole
Anno edizione: 2019
Pagine: 478
Cosa scrive l’editore
Vienna, 1911. Sulla Heugasse, costruito con la pietra bianca più bella d’Austria, sorge il palazzo dei Goldbaum, una famiglia di influenti banchieri ebrei. […]
Rinomati collezionisti di opere d’arte, mobili di squisita fattura, ville e castelli in cui esporli, gioielli, uova Fabergé, automobili, cavalli da corsa e debiti di primi ministri, i Goldbaum, com’è costume delle cosmopolite dinastie reali d’Europa, si sposano tra loro. Perché gli uomini Goldbaum continuino a essere ricchi e influenti banchieri è necessario, infatti, che le donne Goldbaum sposino uomini Goldbaum e producano piccoli Goldbaum.
Anche la giovane, ribelle Greta Goldbaum deve rassegnarsi alla tradizione di famiglia e dire addio alle sue scapestrate frequentazioni nella ribollente Vienna del primo decennio del Novecento, sposando Albert Goldbaum, un cugino del ramo inglese della famiglia. Per una ragazza della sua estrazione sociale il matrimonio è una delle spiacevolezze della vita da affrontare prima o poi. Con questo spirito Greta lascia Vienna per la piovosa Inghilterra.
A Temple Court, dove si trasferisce, la ragazza si sente estranea persino a se stessa: la nuova famiglia la tratta con rispetto, la servitù con deferenza e Albert è cortese e sollecito. Ma la sua presenza riesce a essere opprimente come una coperta pesante in una nottata troppo calda, e tra i due giovani si instaura una gelida, sottile antipatia. […]
Alla silenziosa contesa di Temple Court si aggiunge, però, il fragore di ben altro conflitto: la prima guerra mondiale […]. La corsa agli armamenti è tale che persino gli influenti Goldbaum, benché abituati a lavorare con discrezione dietro le quinte dei governi e delle dinastie reali, non possono alterarne il corso.
Per la prima volta in duecento anni, la famiglia si troverà su fronti opposti e Greta dovrà scegliere: la famiglia che ha creato in Inghilterra o quella che è stata costretta a lasciare in Austria.
Attraverso pagine d’inconsueta bellezza, Natasha Solomons dona al lettore una struggente storia d’amore e al contempo getta uno sguardo nuovo sulla complessità dell’identità ebraica all’inizio del XX secolo e sul ruolo delle banche nei finanziamenti alla causa bellica.
Citazioni tratte dal libro
Questo giardino è l’unica cosa vera. Io sono vera solo quando sono qui. Per il resto sono un automa, la versione femminile del cigno meccanico che abbiamo a casa, caricato apposta per l’arrivo degli ospiti. Gioco a fare la moglie, la nuora, la Goldbaum.
@raf_rob su twitter (4 febbraio 2019)
[…] che si sente nel cuore?Cosa posso dire di Natasha Solomons che non abbia già detto? La adoro! I Goldbaum è stato il #miolibro2019 e probabilmente questo sarà il #miolibro2020. Lo stile di questa autrice […]