I commenti del Let’s Book Club
Cosa scrivono i lettori sui profili social di Let’s Book in merito a “Pericle il Nero”
“Ritmo teso, serrato, coinvolgente. Un ritratto indimenticabile di un personaggio duro come l’acciaio, ma trasparente come l’acqua. Libro che si legge tutto d’un fiato, con partecipazione e immedesimazione vera, e che lascia alla fine il dolce ricordo di aver voluto che la storia andasse avanti ancora per molte pagine. Davvero bello.”
Emilio via e-mail (22 settembre 2019)
“Capolavoro hard-boiled. Far conoscere scrittori italiani di talento di questo segmento è un dovere e Ferrandino ne è un esempio.”
@francescomorra84 su instagram (5 febbraio 2019)
Pericle il Nero
Autore: Giuseppe Ferrandino
Editore: Adelphi
Genere: Gialli & Noir
Collana: Gli Adelphi
Anno edizione: 1998
Pagine: 144
Cosa scrive l’editore
“Il mio padrone è Luigino Pizza, che tutti lo chiamano così a causa delle pizzerie… Io mi chiamo Pericle Scalzone… Di mestiere faccio il culo alla gente.”
Così comincia Pericle il Nero, primo romanzo di un autore che ha alle spalle una scuola severa di sceneggiatore di fumetti e una vita a dir poco avventurosa, che racconta però malvolentieri, preferendo raccontare storie.
Questa di Pericle è un impeccabile noir, girato come un buon film americano degli anni Quaranta, con un ritmo secco, un plot che non perde un colpo e personaggi che hanno uno spessore del tutto ignoto ai cliché imposti dal genere.
Pericle, l’uomo-cane che diventa uomo e acquisisce consapevolezza di sé attraverso il rifiuto delle regole del suo mondo e l’incontro con una strana donna. Questa donna, Nastasia, la polacca finita a lavorare a Pescara in una fabbrica di copertoni, se lo porta a casa e se lo porterà, forse, anche più lontano. Signorinella, la temibile e potentissima sorella del boss Ermenegildo Coppola, capo delle supplicanti di san Gennaro, che, “quando parlava di uccidere, si metteva le mani sulla faccia perché non le piaceva e diceva che tutti sono figli di mamma”. E gli altri, attori e comparse delineati con pochi tratti precisi, in una lingua asciutta ma venata delle coloriture, talvolta inattese e sempre misuratissime, del parlato popolare.
Pericle il Nero è apparso nel 1993 da Granata Press, ma gli unici che abbiano dato segno di essersene accorti sono stati i francesi, i quali due anni dopo lo hanno pubblicato nella celebre “Série noire” di Gallimard.